Dal primo settembre aumenta il contributo della Regione sulle rette delle case di riposo.
La Regione ha stanziato complessivamente quasi otto milioni di euro nel triennio 2024-2026 al fine di ridurre l’impatto sugli ospiti non autosufficienti delle case di riposo convenzionate e dei centri semiresidenziali dovuto all’aumento delle rette conseguente al generale incremento dei costi legati in particolare al personale, all’energie e ai servizi.
“L’obiettivo è quello di sostenere ulteriormente gli anziani ospiti e le loro famiglie, oltre a promuovere l’accesso ai servizi semiresidenziali e alle forme dell’abitare inclusivo che mantengono l’anziano a casa. A partire dal prossimo primo settembre l’incremento della quota di abbattimento rette, di 2 euro giornalieri, riguarderà le strutture residenziali, i centri semiresidenziali e la quota del budget degli anziani inseriti nei progetti dell’abitare inclusivo“. L’assessore regionale alla Salute e alle politiche sociali, Riccardo Riccardi, illustra così il contenuto della delibera approvata oggi dalla Giunta regionale in merito alle misure volte ad agevolare le famiglie degli anziani ospiti dei centri residenziali e semiresidenziali a fronte di un incremento delle rette dovuto all’aumento generale dei costi.
Gli interessati e gli incrementi.
Il provvedimento prevede, a partire dal 1 settembre 2024, l’incremento di 2 euro (dagli attuali 21,50 a 23,50 al giorno) della quota fissa del contributo per l’abbattimento della retta riconosciuto agli ospiti non autosufficienti accolti nelle residenze per anziani convenzionate con la Regione. Rimane invariata la quota legata al reddito.
L’incremento di 2 euro è previsto anche per il contributo a favore di ospiti non autosufficienti accolti nei servizi semiresidenziali: l’aumento passa a 16,50 euro (rispetto ai precedenti 14,50) nei servizi semiresidenziali autonomi, a 14,50 (rispetto ai precedenti 12,50) nei servizi semiresidenziali operanti nell’ambito di una struttura residenziale per anziani e a 22 euro (rispetto agli attuali 20) nei servizi semiresidenziali per l’accoglienza di persone affette da demenza o Alzheimer che garantiscono uno standard assistenziale di almeno 80 minuti al giorno per utente. Previsto anche l’aumento – sempre di 2 euro al giorno – della quota sanitaria del budget di salute a favore delle persone che usufruiscono dei progetti di sperimentazione dell’abitare inclusivo: si passa dai 19 ai 21 euro per le persone con bisogno assistenziale più elevato e dai 16 ai 18 euro per le persone con un bisogno assistenziali minore.
“Si tratta di un provvedimento – ha sottolineato l’assessore Riccardi – che va incontro alle famiglie degli anziani ospiti non autosufficienti delle case di riposo e dei centri semiresidenziali e di coloro che scelgono le forme abitative a domicilio. Le ingenti risorse stanziate consentiranno di ridurre di molto l’impatto sulle famiglie causato dall’incremento delle rette che va ricondotto agli aumenti dei costi. Nel contempo – aggiunge l’assessore – con il supporto finanziario si punta ad incentivare quelle forme, che si stanno sempre più sperimentando, di abitare inclusivo che consentono agli anziani di rimanere a casa”.