Sei deputati del Fvg chiedono la carta di identità in marilenghe.
I cittadini che si riconoscono nella minoranza linguistica friulana devono avere il diritto di richiedere la carta d’identità anche in marilenghe. È quanto chiedono sei deputati del Friuli Venezia Giulia che hanno rivolto un sollecito agli uffici della direzione centrale per i servizi demografici del ministero dell’Interno affinché da Roma giunga una risposta in merito alle diverse richieste avanzate non solo a livello politico, ma anche da Remo Brunetti e dall’Arlef, l’Agenzia regionale per la lingua friulana.
La lettera, indirizzata per conoscenza anche al ministro Luciana Lamorgese e al presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, porta le firme dei deputati di Forza Italia Guido Germano Pettarin e Roberto Novelli, della Lega Aurelia Bubisutti, Daniele Moschioni, Massimiliano Panizzut, e del gruppo misto Renzo Tondo.
“In qualità di onorevoli, eletti nella circoscrizione Friuli-Venezia Giulia – scrivono –, siamo ad esprimere la nostra sorpresa e disappunto per il mancato riscontro alla comunicazione fatta pervenire in data 25 febbraio 2020 al vostro dipartimento da parte del Ministro degli Interni, avente il seguente oggetto, ‘Arlef: agjenzie regjonâl pe lenghe furlane – Richiesta carta di identità plurilingue per cittadini appartenenti alle minoranze linguistiche storiche legalmente riconosciute. Minoranza linguistica friulana”.
Per i firmatari “la questione non solo riscontra un forte interesse tra la popolazione appartenente alla minoranza linguistica friulana – proseguono nella missiva –, ma interviene nel merito di una disparità di trattamento esistente tra i gruppi linguistici minoritari legalmente riconosciuti ai sensi della legge 482/99. Riteniamo quindi fondamentale un intervento urgente da parte del dipartimento, affinché i cittadini friulanofoni possano richiedere il rilascio del documento d’identità in versione plurilingue, con l’aggiunta della lingua friulana”. I deputati chiedono una risposta immediata “riservandoci – concludono – , in caso contrario, di presentare un’interpellanza a tal proposito”.