L’allarme e le proposte degli artigiani del Fvg
Sono 17.500, in Fvg, le imprese a rischio chiusura per il caro bollette: una su cinque. Cifra che si traduce in 82mila addetti che potrebbero perdere il lavoro.
E’ quanto emerge dallo studio fatto da Confartigianato-Imprese Udine, sulla base di un’indagine realizzata dall’ufficio studi nazionale dell’associazione, che è stata presentata oggi. Quelle che pagano di più il caro energia, sono aziende operative nei settori di trasporti, logistica e mobilità; ceramica, vetro e oreficeria; legno, arredo e sedie; alimentazione. In Fvg le medie e piccole imprese, sempre secondo le stime dell’Ufficio studi, hanno pagato 460 milioni di euro in più per energia elettrica e gas.
Per affrontare questo tema dolente, l’associazione ha proposto alla Regione un grande piano di riqualificazione energetica: “Dopo questa legislatura, vissuta nell’emergenza, tra Vaia, Covid, caro energia e crisi economica – ha detto il presidente Graziano Tilatti al governatore Massimiliano Fedriga -, le proponiamo una legislatura di riscossa, all’insegna della riqualificazione ambientale di città, zone industriali e artigianali, della rigenerazione urbanistica e della riqualificazione energetica di tutto il patrimonio esistente. Potremmo fare del Fvg una regione green, smart, sicura da rischio sismico e idrogeologico. Insieme possiamo costruire una regione ancor più sicura in cui vivere e lavorare. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.
Secondo Confartigianato-Imprese Udine, il futuro passa dall’installazione di impianti per la produzione di energie da fonti alternative e dalla loro condivisione e nelle Comunità energetiche rinnovabili (per cui c’è già un bando). Lo scenario sul quale s’innestano queste attività non è all’anno zero: la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Fvg è pari a 7.792 Gwh, ossia il 43,8% del totale, un dato superiore di 3,6 punti percentuali rispetto alla media nazionale, al 12esimo posto tra le 21 regioni italiane; in particolare, è il fotovoltaico ad avere avuto un vero e proprio boom negli ultimi 15 anni, passando da meno di 400 impianti per 3 Mw di potenza a quasi 40mila impianti per 591 Mw di potenza. Un balzo in avanti al quale hanno dato un impulso decisivo le imprese: non tanto per numero di impianti, 6.303 “contro“ 33.395 domestici, ma di potenza generata pari a 435 Mw contro 156 Mw. Circa il 7% delle imprese oggi ha un impianto con pannelli fotovoltaici.