La soluzione al problema della carenza di medici in Fvg.
Ripartizione delle risorse economiche alle tre aziende sanitarie della regione, ma anche l’esecutività di quattro accordi collettivi nazionali per dare una “risposta concreta e condivisa – ha commentato il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi – a problematiche reali e a contrasto degli effetti della situazione epidemiologica in atto che ha aggravato la carenza dei medici di medicina generale su tutto il territorio nazionale”.
Per quanto riguarda la ripartizione delle risorse per il 2021 pari a 516.108 euro tra le Aziende sanitarie regionali sulla base della popolazione residente 129 mila euro andranno ad Asfo, oltre 232 mila ad Asufc e quasi 155 mila ad Asugi.
Gli accordi.
Gli accordi regionali definiscono poi specifici aspetti relativi a diversi istituti contrattuali disciplinati dall’Accordo collettivo nazionale (Acn). Il primo individua una soluzione al problema della costante sottostima nella determinazione delle zone carenti di assistenza primaria. “In seguito all’accordo – spiega Riccardi – sarà possibile conteggiare gli ambiti territoriali vacanti di medico di assistenza primaria che si renderanno disponibili nell’arco temporale di 12 mesi a decorrere dal 31 marzo di ogni anno”.
Il secondo accordo definisce i criteri per l’utilizzo delle risorse per il 2021 finalizzate alla retribuzione dell’indennità di personale infermieristico dei medici di base mentre il terzo, che punta ad incentivare i giovani medici, prevede l’estensione della possibilità di svolgere l’attività all’interno delle Medicine di gruppo integrate con erogazione della relativa indennità anche ai medici con incarico provvisorio che subentrano ad un medico di base cessato o sospeso dall’incarico non già appartenente ad una Mgi.
L’ultimo accordo ridefinisce i criteri per l’identificazione a cura dei singoli medici di base, sulla base della conoscenza diretta dei propri assistiti, della popolazione target oggetto degli obiettivi assistenziali e gestionali.