I dati del report di IlMeteo.it per il Corriere della Sera
Come sta cambiando il clima in Italia? E che impatto ha il riscaldamento globale sulla nostra regione? I numeri arrivano dal report di ilMeteo.it per il Corriere della Sera, che ha analizzato l’andamento delle temperature, le notti tropicali (ovvero quando la minima non scende mai sotto i 20 gradi), i giorni di gelo e di caldo estremo, risalendo fino al 1985, con dati relativi a tutti i capoluoghi dello Stivale.
In generale, fa molto più caldo rispetto a 40 anni fa, ma l’aumento delle temperature è più marcato nell’ultimo lustro e, in particolare, nel Nord Italia. La proiezione al 2030 indica che quella che oggi è considerata un’anomalia diventerà la normalità. Più caldo, ma anche più eventi meteo estremi come grandinate, nubifragi e alluvioni. Assieme alle temperature aumenta, infatti, anche l’energia potenziale in gioco.
Temperatura media annuale cresciuta di 3 gradi
Dal 1985, quando la temperatura media annuale si attestava su 10,5 gradi, a Udine il dato è salito fino ai 13,9 gradi del 2022, con una proiezione, al 2030, di una media di 13,7 gradi. Clima decisamente più caldo anche a Gorizia: nel 1985 la media annuale era di 13,6 gradi, mentre negli ultimi anni si è attestata su 16 gradi. Non va meglio a Pordenone, passata da una media di 11,5 gradi nel 1985 ai 14,1 del 2023.
Analoga tendenza si vede anche nelle temperature medie mensili, cresciute, in particolare, negli ultimi cinque anni. Prendendo in esame il 2023, a Udine si sono attestati ben sopra la media i mesi di ottobre (4,09), gennaio (3,79), settembre (3,67) e dicembre (3,5), mentre su base mensile l’anno con temperature più sopra la media è stato il 2022, con 2,93 gradi in più.
Anche a Pordenone, il 2022 ha segnato un aumento medio di 2,43, con un picco di 5,12 nel mese di giugno; anche nel 2023, la crescita delle temperature mensili è stata di 2.23, con il picco a ottobre (3,76). Più contenuti gli aumenti a Gorizia, con una media di 1,73 nel 2022 e di 1,67 nel 2023.
Notti sempre più bollenti, mentre crollano le gelate
Significativi, poi, i dati relativi alle notti tropicali: se nel 1985 a Udine si registravano al massimo tre nottate all’anno con temperatura superiore ai 20 gradi, nel 2022 sono state ben 71, con una prospettiva di 54 notti bollenti al 2030.
I numeri di Gorizia indicavano una ventina di notti bollenti nella seconda metà degli Anni ’80, dato cresciuto fino a 77 nel 2022, anno che, per Pordenone, ne ha fatte segnare ben 85!
Il grafico delle giornate di gelo, invece, ha l’andamento esattamente opposto: nel 1985 il termometro a Udine andava sotto zero mediamente cento volte all’anno, dal 2016 la media annuale scende a 60. Gli anni meno freddi? Sono stati il 2014 con solo 22 giorni sotto zero e il 2023, quando le giornate di freddo pungente erano state appena 39.
A Pordenone, si passa da una media di oltre 85 giorni di gelo fino a metà Anni ’90 ai 60 dell’ultimo lustro, con una prospettiva al 2030 di 74 giornate con termometro sotto zero. In controtendenza, invece, Gorizia, che mantiene un dato medio di una ventina di giorni di freddo pungente all’anno.
Prendendo in considerazione proprio l’aumento delle notti tropicali e il calo delle giornate più fredde, le ex province di Pordenone e Udine sono tra quelle che registrano le variazioni più significative rispetto al resto d’Italia.