Il servizio di raccolta degli abiti usati in Fvg.
Nei numerosi centri di raccolta dei comuni gestiti da A&T 2000 S.p.A. prende il via un progetto sperimentale per la raccolta degli abiti usati in Fvg. Un progetto all’insegna dell’economia circolare, del riuso, del riciclo e della solidarietà, che prevede nuove modalità di raccolta degli abiti usati e dei tessili con l’obiettivo di aumentarne il riuso e il recupero.
A&T 2000, presente in 79 comuni del Friuli Venezia Giulia, è il primo gestore in Regione, e tra i primi in Italia, ad avviare le nuove modalità di raccolta e recupero, in collaborazione con Humana People to People Italia, organizzazione che vanta un’esperienza ultraventennale nel settore e che promuove la cultura della solidarietà e dello sviluppo sostenibile.
E’ così che presso i centri di raccolta dei comuni serviti, al posto dei tradizionali contenitori per la raccolta degli abiti usati, sono stati posizionati due nuovi tipi di contenitori per abiti, scarpe, borse, accessori, biancheria e altri tessili (coperte, piumini, lenzuola, tovaglie, tappeti, copri poltrone, guanciali, tende, ecc.): contenitore verde per quelli in buono stato; contenitore giallo per quelli usurati e non più riutilizzabili.
Per il conferimento nei due diversi contenitori, gli utenti dovranno dividere i materiali tra quelli in buono stato (contenitore verde) e quelli usurati (contenitore giallo), inserendoli in sacchi trasparenti ben chiusi. È bene ricordare che tutti i materiali devono essere puliti. Infatti, se abiti, scarpe, borse, accessori, biancheria e altri tessili sono intrisi d’olio, bagnati, ammuffiti, sporchi, o anche estremamente usurati o ridotti in piccoli ritagli non possono entrare nella filiera del recupero e, quindi, vanno conferiti nel secco residuo. Inoltre, non è ammesso il conferimento di moquette e simili.
Che strada prenderanno, dunque, gli abiti e i tessili conferiti al centro di raccolta con le nuove modalità? Quelli in buono stato (contenitore verde) saranno destinati alla filiera dell’usato per essere riutilizzati da altre persone in Italia e in Europa. La valorizzazione permetterà di generare risorse economiche da destinare ai progetti di cooperazione internazionale e alle iniziative socio-ambientali locali di Humana. Mentre quelli usurati e non più riutilizzabili (contenitore giallo) saranno destinati alla filiera del riciclo e del recupero per ricavarne materiali ed energia in collaborazione con aziende specializzate in Europa. Il presidente di A&T 2000 Luciano Aita si dichiara “soddisfatto per l’implementazione di un progetto che dà concretezza ai principi dell’economia circolare, senza dimenticare l’importanza della solidarietà sociale”.
Luca Paron, responsabile della sede di Rovigo di Humana People to People Italia, aggiunge: “Siamo felici di essere a fianco di A&T 2000 in questa iniziativa che ha lo scopo di rendere il servizio di raccolta degli abiti usati ancora più efficace e sostenibile e che, incentivando la filiera del riutilizzo etica e trasparente, permette di raggiungere risultati importanti dal punto di vista non solo dell’impatto ambientale, ma anche di quello sociale“.