La nuova data di pagamento delle pensioni in Friuli Venezia Giulia.
Niente più pagamenti anticipati e scaglionati per chi incassa le pensioni in contante. Dal mese di aprile, infatti, con la cessazione dello stato di emergenza, verranno meno anche le modalità di pagamento “cash” delle pensioni che Poste Italiane aveva attivato per ridurre code e assembramenti ai suoi sportelli. Se nulla cambia per chi riceve la pensione con accredito sul conto corrente, postale o bancario, per gli altri titolari di pensione si tornerà alla situazione pre-Covid, con gli importi disponibili a partire dal primo giorno lavorativo di ogni mese, che quest’anno coinciderà quasi sempre con il primo giorno di calendario, con le sole eccezioni di maggio (pagamenti dal 2) e novembre (pagamenti sempre dal 2).
Se il ritorno alle vecchie regole è una conseguenza quasi automatica della fine dell’emergenza, il Sindacato pensionati Cgil esorta Poste Italiane a mettere in atto ogni intervento che possa contribuire a ridurre le attese negli uffici, tornati ad essere particolarmente affollati, e i conseguenti disagi per gli utenti e per il personale. “Quello degli sportelli postali – commenta il segretario regionale dello Spi Roberto Treu – è un servizio essenziale per i cittadini e in particolare per gli anziani, tra i quali è sensibilmente più basso il ricorso a servizi erogati attraverso i canali digitali. È fondamentale quindi che questa azienda, a capitale pubblico, difenda e rafforzi il suo ruolo di presidio del territorio, mantenendo i suoi uffici periferici e garantendo a tutti i suoi sportelli una dotazione adeguata di personale”. È in quest’ottica che lo Spi esprime piena solidarietà per la mobilitazione lanciata in regione dalla Slc, il sindacato Cgil dei lavoratori della comunicazione, per protestare contro la carenza di personale di sportello e chiedere a Poste l’avvio di un piano straordinario di assunzioni.