L’analisi Istat sulla speranza di vita in Friuli Venezia Giulia.
Si parla di un calo di 1,2 anni a livello nazionale per la speranza di vita alla nascita. A dirlo i risultati del rapporto Istat “Misure del Benessere equo e sostenibile dei territori”, nel quale, tra i diversi indici, viene analizzato anche il numero medio di anni che un bambino che nasce in un determinato anno può aspettarsi di vivere. Lo studio evidenzia come la pandemia da Covid-19 nel 2020 ha interrotto in modo netto la crescita della speranza di vita, che fino al 2019 registrava un trend in aumento.
Il quadro in Friuli Venezia Giulia.
Spostando il focus sulla nostra regione, nel complesso si parla della riduzione di 1 anno di vita, quindi fino a 82,5 anni. La città a pagare di più dazio è Pordenone, con -1,4, a seguire Udine con -1 e 82,6 anni, Gorizia e Trieste hanno registrato lo stesso valore, -0,8. La differenza più spiccata è tra uomini, scesi a 80,1 anni, e donne, con 85 anni. Per i primi la speranza di vita si è ridotta di 1,2, mentre per le femmine c’è stato un calo del 0,8.
L’universo maschile di Pordenone è quello più colpito, con -2,1 anni di speranza di vita alla nascita. Poi si trova Udine con -0,9, Gorizia con -0,8 e Trieste con -0,7. Per quanto riguarda le donne, la città dove si è registrato un netto abbassamento è Udine con -1 anno. A Pordenone, Gorizia e Trieste la riduzione è stata del -0,7, uguale per tutte e tre le città.
Il quadro negativo si fa più evidente se si compara l’andamento di crescita tra due intervalli di tempo diversi, dal 2009 al 2019 e dal 2009 al 2020. Nel primo caso si ha in totale un +2 anno di speranza di vita, invece dal 2009 al 2020 si parla di +1. Distinguendo poi tra maschi e femmine, per gli uomini dal 2009 al 2019 si registrava un +2,4, mentre dal 2009 al 2020 si parla di un +1,2, per le donne nel primo intervallo si ha un +1,5, mentre per il secondo un +0,7. Questi dati rendono ancora più evidente l’effetto negativo della pandemia da covid-19 sulla speranza di vita alla nascita.
In Italia.
Da uno sguardo generale in Italia, si nota come la speranza di vita si riduce nelle aree dove, ad inizio pandemia, la diffusione del virus è stata più alta. In modo particolare figurano Bergamo, Cremona e Lodi. Nel caso degli uomini la speranza di vita si è ridotta di 4,3 anni per le prime due e 4,5 per la terza provincia, nel caso delle donne si parla del -3,2 anni per Bergamo e -2,8 per le altre due. Anche nel Mezzogiorno il trend è stato negativo, ma non così marcato come al nord. Foggia ha registrato -2,2 anni per gli uomini e -1,1 per le donne, mentre Enna stesso valore per gli uomini e per le donne -1.