Le reazioni della guerra in Ucraina.
Da ieri sera è tutto un rombare nei cieli del Friuli. Dalla zona di Pordenone fino alla provincia di Udine gli F-2000 Eurofighter, i caccia italiani, e gli F-16 americani si preparano ad un’eventuale evoluzione imprevista della guerra scoppiata, questa mattina, in Ucraina. Nella base di Aviano l’allerta è stata elevata al livello massimo, con le pattuglie pronte a levarsi subito in volo. Già nei giorno scorsi, a dire il vero, i caccia erano partiti per un pattugliamento verso i confini dell’Ucraina e una ricognizione sulle portaerei dislocate nel Mediterraneo.
Si attende, si studia e si concerta con la Nato cosa occorra fare. La crisi tra Kiev e Mosca si fa sentire in Friuli Venezia Giulia più di quanto si creda. La seduta antimeridiana del Consiglio regionale è stata sospesa dal presidente Piero Mauro Zanin su richiesta di Francesco Russo (Pd) e Cristian Sergo (M5S) per convocare i capigruppo in vista di una mozione condivisa sulla guerra in Ucraina. La Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari ha affidato agli stessi Russo e Sergo l’elaborazione di un testo, che verrà discusso alla fine della seduta.
“Credo che anche questa Assemblea – ha detto Russo – debba prendere posizione su quanto sta accadendo, ribadendo il “no” categorico alla guerra e l’invito a far cessare subito l’uso delle armi, mai foriero di soluzioni. Dovremmo fare memoria dei drammi del Novecento, che hanno dimostrato quanto l’uso della violenza come risoluzione dei conflitti sia antistorico, e ricordare le parole di Papa Giovanni Paolo II, il suo mai più alla guerra”.
“Chiedo – ha aggiunto il consigliere dem – al presidente Zanin e al governatore Fedriga di trasmettere anche al livello nazionale la condanna di quanto sta succedendo e l’auspicio della pace. L’Europa nasce proprio per trovare soluzioni diverse alla guerra”. È stato poi Sergo, capogruppo del M5S, a formalizzare la richiesta di sospensione della seduta, per dare tempo ai capigruppo di condividere un testo. Proposta subito accolta da Zanin.