I dati delle presenze estive dei turisti in Fvg
Sempre più turisti scelgono il Fvg: la stagione estiva, infatti, si è chiusa con risultati ottimi, superiori alle aspettative, con un aumento del 2,3 per cento rispetto al record del 2019.
“Essere riusciti, nonostante gli strascichi della pandemia, a superare i numeri della stagione record per il turismo regionale è sicuramente un punto fermo molto confortante, soprattutto per guardare in prospettiva al futuro – ha commentato il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga -. Il Friuli Venezia Giulia conferma e rafforza, inoltre, la propria attrattività in particolare per quanto concerne il turismo di qualità”.
In particolare, sono stati registrati incrementi positivi delle presenze per Lignano (+3,2 per cento), Trieste (+13,3 per cento), Gorizia (+11,1 per cento), Piancavallo (+18,6 per cento), Pordenone (+8,7 per cento), con una situazione più o meno analoga per gli arrivi. La stagione è partita subito bene con un aumento delle presenze del 12,8 per cento a maggio, per poi passare a un +4,6 per cento a giugno, al +1,9 per cento di luglio fino a subire un leggero calo ad agosto (-1,6 per cento), mentre per quanto riguarda settembre le proiezioni fanno presupporre ottimi risultati con una crescita del 15 per cento.
La presenza di turisti dal nostro stesso Paese rispetto al 2019 è in deciso aumento (+4,8 per cento dei pernottamenti) su quasi tutto il territorio, con punte massime a Lignano (+9,1 per cento) e Piancavallo (+22,2 per cento). Crescono, pur di poco, anche gli stranieri (0,7 per cento) in particolare provenienti da Germania e Austria mentre calano quelli dell’Est Europa. Per quanto riguarda il mercato nazionale, crescono le presenze di friulani, emiliani e laziali. Per quanto riguarda le tipologie di strutture, i turisti scelgono di più quelle alberghiere (+8 per cento) ed extra alberghiere, mentre calano le case e gli appartamenti per vacanze (soprattutto a causa del calo degli stranieri superiore al 16 per cento).
I dati sono buoni anche per quanto riguarda la montagna (con con 149.931 primi ingressi sugli impianti regionali, ossia + 9 per cento rispetto al 2019, e ricavi superiori ai 50 per cento a Piancavallo e Forni di Sopra) e sul fronte della cultura (in testa Aquileia, seguita da Trieste e Udine).
“C’è stato un rilevante cambio nelle presenze, con il ritorno dei turisti alto-spendenti, in particolare tedeschi e austriaci – ha spiegato l’assessore regionale al turismo, Sergio Emidio Bini -. Ora la nostra è tra le mete turistiche più ricercate d’Italia e questo è dovuto sicuramente all’innalzamento del livello dell’offerta. I turisti sono sempre più esigenti e quindi dobbiamo soddisfare le loro aspettative offrendo location e accoglienza di alto livello, ma anche facendo loro conoscere le eccellenze enogastronomiche del Fvg”. La promozione fatta ha dato i suoi frutti: per ogni euro investito, le ricadute sul territorio sono state di 7 euro.
Ora, si pensa già alla stagione invernale e il governatore Fedriga ha già assicurato che non aumenteranno i prezzi dello skipass e che, meteo permettendo, sarà innevato il 100 per cento del demanio sciabile.