Sopralluogo nelle zone colpite dal nubifragio del 29 giugno.
Ammonta a 10 milioni di euro la conta dei danni dopo la bomba d’acqua che il 29 giugno ha preso di mira la Val Tagliamento e le zone montane. “E’ impressionante constatare come la bomba d’acqua sia già stata inghiottita dalla siccità, in particolare in Val Tagliamento, e dopo il sopralluogo resta confermata la previsione di danni tra gli 8 e 10 milioni di danni. Prevederemo due programmi, il primo d’urgenza ed il secondo stabilito di concerto con altre strutture regionali, a partire dal Servizio foreste. Inoltre, ieri sera abbiamo inviato la formale richiesta al Governo che lunedì dovrebbe decidere lo stato di emergenza da crisi idrica”.
Lo rende noto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi al termine del sopralluogo in elicottero sopra le zone più colpite del territorio montano dal nubifragio del 29 giugno, assieme ai sindaci di Forni di Sopra Marco Lenna, di Claut Gionata Sturam e di Erto e Casso Antonio Carrara.
Il temporale di venerdì scorso ha registrato 220 millimetri di pioggia precipitata in poco meno di due ore sulle vallate della montagna friulana.
“Sono stati determinanti i lavori di Vaia, senza i quali oggi faremmo un bilancio molto diverso. Ora – ha spiegato Riccardi – interverremo per mettere in sicurezza alcuni versanti e ripristineremo la viabilità, in particolare per rendere accessibile in sicurezza la vallata in settimana. Saranno necessari – ha aggiunto il vicegovernatore – interventi per le prese d’acqua e messe in sicurezza in località Cridola e Nuoitas sul fiume Tagliamento in comune di Forni di Sopra”.