Niente commissione speciale sull’emergenza Covid in Fvg, stop dal Consiglio regionale

I lavori del Tavolo

La commissione sull’emergenza Covid in Fvg.

La maggioranza di centrodestra fa valere i suoi numeri e boccia la richiesta di una commissione speciale sulla gestione dell’emergenza Covid, avanzata dal Pd e sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione. L’esito finale del voto è di 26 no contro i 22 favorevoli, tra i quali anche Emanuele Zanon di Regione Futura.

“Serve per capire quel che è avvenuto e non per fare processi o inquisizioni”, ha assicurato il capogruppo dem Diego Moretti, primo firmatario della mozione, che ha poi esortato il centrodestra ad “avere lo stesso coraggio dei colleghi del Veneto”, dove nell’ultimo anno sono state varate due commissioni per approfondire le problematiche innescate dalla pandemia.

“Tutto questo andrebbe discusso in III Commissione, dove però le cose non hanno funzionato – ha sottolineato Massimo Moretuzzo, portando in aula il terzo argomento-chiave dei proponenti – : non siamo ancora riusciti ad ascoltare tutte le categorie mediche, nonostante le richieste avanzate da mesi”. A favore della commissione speciale anche Cristiano Shaurli del Pd, che ha invocato un dibattito “sulla sanità di oggi e di domani”, rivendicando “il ruolo del Consiglio regionale e della politica, che non è un termine brutto”. Sempre nell’ambito dei firmatari, Walter Zalukar (Gruppo Misto) ha detto che “alcuni problemi, come i focolai in ospedale, forse si sarebbero potuti evitare se l’anno scorso avessimo affrontato le criticità segnalate”.

Antitetica la visione della maggioranza, riassunta dalle parole di Mauro Di Bert. “Perché istituire un’altra commissione visto che ne esiste già una?”, si è chiesto il capogruppo di Progetto Fvg/Ar. Ha preso la parola anche Ivo Moras, che ha giustificato le sue scelte in III Commissione da lui presieduta “con la necessità di garantire un confronto tra le diverse posizioni”. “Voi chiedete un organismo di inchiesta politica, non una commissione speciale – ha attaccato il consigliere della Lega – e questa caccia alle streghe non mi va bene”.

Al termine del dibattito, il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha invitato chi ha proposto la mozione a prendere le distanze da alcune critiche espresse in aula: “Non si può dire tutto e il contrario di tutto – ha spiegato l’assessore – e qui ho sentito alcune cose molto gravi: non si può sostenere che ci sarebbero stati meno morti, zone rosse e contagi se ci fossimo occupati prima di certi problemi. I casi sono due: o discutiamo delle cose serie o ci facciamo fare i processi da qualcuno. Altrimenti il rischio – ha concluso Riccardi – è che i colpi vengano assestati non alla maggioranza ma al sistema sanitario, che è già esposto ogni giorno e che io ho cercato di proteggere in questo anno e mezzo di pandemia”.