La coordinatrice di Forza Italia FVG contro le decisioni slovene.
Barriere di cemento, massi a bloccare le strade, sbarre a chiudere i transiti. E’ ciò che si può vedere ora al confine tra Italia e Slovenia, da quando quest’ultima ha deciso di chiudere i valichi secondari che la uniscono all’Italia. Tra i politici è subito partita la polemica.
“Scenari da guerra fredda frutto di decisioni unilaterali delle autorità slovene che mettono in discussione la stessa idea di Europa. Un’Europa che ancora una volta si contraddistingue per il suo silenzio assordante – ha affermato Sandra Savino, deputata e coordinatrice di Forza Italia FVG -. Comprensibili le preoccupazioni della Slovenia, ma le decisioni avrebbero dovuto esser prese d’intesa con le autorità italiane. E invece lo modalità ci portano indietro in un tempo che non rimpiangiamo”.
“Nei momenti drammatici del conflitto nei Balcani l’Italia ha aperto le porte a chi fuggiva dalla guerra e nessun muro è stato alzato per contrastare i frequenti casi di passeur che portano migranti clandestini attraverso il confine italo-sloveno. Quanto accaduto ieri è, soprattutto per le modalità, un precedente gravissimo, un colpo ai principi europei. Dopo i ritardi negli aiuti all’Italia torno a chiedere: se questa è l’Ue, che senso ha?”, ha concluso Savino.