Stop ad obblighi di chiusura e limiti di orario nel nuovo ddl
Nessun limite di orario né di giornate: le attività commerciali potranno decidere di restare
aperte anche sette giorni su sette e per tutte le 24 ore, se lo ritenessero conveniente.
A prevedere la massima liberalizzazione è il disegno di legge 181, illustrato oggi dall’assessore Sergio Emidio Bini in II Commissione. “L’unico obbligo – ha spiegato Bini – resterà quello di esporre al pubblico in modo visibile orari e giorni di apertura”. Il ddl abroga dunque tutte le chiusure domenicali o legate alla festività, sulla base, come ricordato dall’assessore – “di una sentenza tombale della Corte Costituzionale”.
La deregulation è stata criticata da parte dell’opposizione. Secondo Cristian Sergo (M5Stelle), si “possono trovare le motivazioni di interesse generale per limitare le aperture, a tutela degli stessi commercianti e dei consumatori, come peraltro è avvenuto durante alcune fasi della pandemia”. Anche secondo Sergio Bolzonello (Pd) “è vero che c’è una sentenza, ma nulla è davvero tombale, se non per un certo periodo di tempo. Io – ha ricordato l’esponente dem -, ci misi la faccia per limitare le aperture e sono convinto che servano momenti di chiusura”.
Bini ha poi spiegato che il disegno di legge è “un restyling della legge regionale del 2005, in attesa della nuova norma completa sul commercio che potrà vedere la luce solo nella prossima legislatura. Il ddl si basa su tre pilastri: il primo è la semplificazione e l’ammodernamento del corpus normativo, il secondo l’abrogazione di norme superate da leggi nazionali o comunitarie, il terzo lo snellimento delle procedure per i Comuni che potranno gestire autonomamente le loro aree pubbliche commerciali con maggiore tranquillità”.