Bancomat di bitcoin: in Friuli Venezia Giulia già due dispositivi disponibili

Nel vasto scenario delle criptovalute, l’egemonia del Bitcoin resta ancora indiscussa. Creata per fornire una risposta globale alla crisi finanziaria del 2008, questa criptovaluta è diventata sempre più popolare e diffusa, anno dopo anno, attirando l’attenzione degli investitori, dei media e dei governi. Uno degli sviluppi più recenti di questo affascinante ecosistema è l’avvento dei bancomat Bitcoin, che hanno completamente rivoluzionato l’accesso e utilizzo di questa criptovaluta. In Friuli Venezia Giulia, ce ne sono già due. Il secondo, aperto a febbraio di quest’anno dopo quello di Udine, è a Trieste. Non si tratta, però, di un bancomat tradizionale.

Breve storia del Bitcoin

Il Bitcoin è nato nel 2008 ad opera di un enigmatico Satoshi Nakamoto, uno pseudonimo il cui vero nome resta ancora sconosciuto. Si pensa ci sia un gruppo di persone e non un solo individuo dietro a questo progetto. Il documento con cui è stata presentata questa idea è stato pubblicato in un forum online, dove è stato spiegato per la prima volta il concetto di valuta digitale decentralizzata basata sulla tecnologia blockchain. Dopo il Bitcoin, sono nate migliaia di altre criptovalute.

Nel corso degli anni, il suo valore è cresciuto esponenzialmente, con picchi e ribassi significativi, ma ormai da un paio d’anni le sue prestazioni continuano ad essere straordinarie. Ha suscitato interesse perché consente di accedere ad un sistema decentralizzato, un’alternativa allettante ai sistemi finanziari tradizionali, pur garantendo elevati livelli di sicurezza. Bitcoin si può acquistare (così come vendere e scambiare) sulle migliori piattaforme di trading criptovalute, come Bitpanda, per citarne una. Oggi, però, non ci sono solo le piattaforme online: i bancomat Bitcoin, noti anche come bancomat per criptovalute, sono i primi dispositivi fisici per i Bitcoin, ma non funzionano esattamente come i bancomat tradizionali.

Cosa sono i Bancomat Bitcoin

I bancomat Bitcoin, chiamati anche BTM (Bitcoin Teller Machine) o ABM (Automated Bitcoin Machine), sono simili ai tradizionali bancomat che troviamo nelle banche o nei centri commerciali ma, anziché erogare denaro fisico in una determinata valuta, consentono di acquistare e vendere Bitcoin.

In altre parole, attraverso una procedura rapida e semplice, è possibile convertire moneta fiat in Bitcoin e viceversa, così da accedere a questa criptovaluta in modo più immediato e pratico, anche bypassando il web, dove c’è il rischio di incappare in qualche truffa.

Come Funzionano i Bancomat Bitcoin

I bancomat Bitcoin operano tipicamente in due modalità principali: l’acquisto e la vendita di Bitcoin. Per acquistare Bitcoin, è necessario inserire i contanti nel bancomat, che verranno poi convertiti in Bitcoin e inviati al portafoglio digitale dell’utente. Per vendere Bitcoin, invece, è possibile scansionare il proprio portafoglio digitale attraverso un codice QR sullo schermo del bancomat e inserire l’importo desiderato da convertire in contanti, che verranno quindi erogati dal bancomat.

I bancomat Bitcoin prevedono, in genere, una procedura di verifica dell’identità dell’utente, come la scansione di un documento d’identità o l’utilizzo di un numero di telefono cellulare per l’autenticazione a due fattori. Ciò è necessario per garantire la conformità normativa e, osa ancora più importante, prevenire l’uso improprio del dispositivo per attività illecite come il riciclaggio di denaro o il finanziamento del terrorismo.

Bancomat Bitcoin di questo tipo si trovano proprio in Friuli, a Trieste e Udine, e consentono di acquistare e vendere bitcoin in contanti con commissioni ridotte all’osso e misure di sicurezza avanzate per proteggere gli utenti da frodi e furti.

L’ATM Bitcoin di Trieste

Un’alternativa contemporanea ai bancomat tradizionali, l’ATM Bitcoin di Trieste è, come tutti i dispositivi di questo tipo, un bancomat diverso da quelli standard. Per acquistare e vendere bitcoin in contanti, non c’è bisogno di un conto bancario o di una carta e neanche di un conto su un exchange di criptovalute. Tutto ciò che occorre è un documento d’identità in corso di validità, la quantità di bitcoin che si desidera vendere o acquistare e un portafoglio digitale (o digital wallet). Per utilizzare i portafogli digitali, è necessario accedere a Internet, anche se alcuni wallet prevedono una modalità di utilizzo offline.

Il dispositivo è intuitivo e progettato per seguire l’utente, passo dopo passo, nell’intero processo di acquisto e vendita di criptovalute. Per rendere le cose ancora più facili, è stato messo a disposizione dei consumatori un video su YouTube che spiega bene come funziona la procedura, che prevede la scansione di un codice QR e una conferma della transazione.

Bancomat Bitcoin: non solo Bitcoin

A dispetto del nome, i Bancomat Bitcoin, non servono solo ad effettuare transazioni che riguardano il Bitcoin (BTC), ma supportano, in genere, anche altre criptovalute. In particolare, attraverso l’ATM Bitcoin di Trieste è possibile operare anche su:

  • Ethereum (ETH)
  • Litecoin (LTC)
  • Tron (TRX)
  • Dash (DASH)
  • Tether (USDT)
  • USDC.

Per completare le operazioni, basta seguire le istruzioni sullo schermo e la procedura non presenta particolari difficoltà. Inoltre, la sicurezza è garantita da misure avanzate pensate per proteggere la riservatezza degli utenti, oltre che le riserve finanziarie. Alla fine della procedura, il dispositivo rilascia una ricevuta con l’indirizzo del portafoglio digitale utilizzato per depositare la criptovaluta oggetto della transazione.

I tassi di cambio, va detto, sono più competitivi rispetto alle piattaforme online e agli uffici di cambio tradizionali e le commissioni sono decisamente basse, se non addirittura nulle. Ecco perché questi dispositivi stanno diventando così diffusi, nel mondo e in Italia.

Diffusione e futuro dei Bancomat Bitcoin

Negli ultimi anni, il numero di bancomat Bitcoin è cresciuto in modo significativo in tutto il mondo, con migliaia di dispositivi presenti in diverse nazioni, Italia inclusa. Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, il Regno Unito e l’Australia hanno una rete già capillare di bancomat Bitcoin e anche nei paesi emergenti, come l’India e il Brasile, si stanno diffondendo questi dispositivi.

Anche in Italia, i bancomat Bitcoin si stanno moltiplicando, il che non sorprende, considerato l’interesse degli investitori verso questi prodotti. Del resto, con questi dispositivi è più facile accedere al mondo delle criptovalute e godersi i vantaggi di un sistema finanziario decentralizzato.