Oltre ai lavori per la terza corsia, la nuova società in house è impegnata a garantire la sicurezza
“Il nostro impegno è quello di agevolare il più possibile l’utenza autostradale, rendendo più sicura la A4 Venezia – Trieste e mantenendo inalterati, almeno per il prossimo biennio, i pedaggi, che restano l’unica fonte di proventi per la costruzione della terza corsia. E’ un impegno morale che ci siamo presi e continueremo a farlo grazie al sostegno fondamentale della Regione Friuli Venezia Giulia, socio di maggioranza della società”.
E’ quanto ha dichiarato il Presidente di Autostrade Alto Adriatico, l’avvocato Marco Monaco, ricevendo l’assessore regionale alle infrastrutture, Cristina Amirante in visita alla sede operativa a Palmanova.
Aumento di capitale pari a 95 milioni di euro
“Ringrazio a nome di tutta l’azienda – ha continuato Monaco – la Regione per l’aumento del capitale sociale, pari a 95 milioni, che ci consente di raggiungere l’obiettivo dell’equilibrio finanziario e di dare avvio anche ad alcune opere nei prossimi anni”.
A questo proposito, il presidente di Autostrade Alto Adriatico ha ricordato che il Piano economico finanziario prevede ben 1 miliardo 895 milioni di euro di investimenti per opere da eseguire nel periodo concessorio, principalmente relativi agli interventi programmati nel tratto della A4 tra San Donà di Piave e Villesse.
Il Pef, in approvazione al Ministero delle Infrastrutture, tiene conto dell’incremento della spesa per investimenti per circa 600 milioni di euro a causa dell’aumento dei prezzi dei materiali da costruzioni. A ciò si è aggiunta la necessità di prevedere – nell’arco dei prossimi 30 anni (quanto è la durata della concessione) – nuovi investimenti di manutenzione straordinaria per circa 370 milioni di euro per la ricostruzione delle opere d’arte più datate (cavalcavia e ponti) e per assicurare la condizione di sicurezza della rete.
Già aperti 40 chilometri di terza corsia
“Negli ultimi quattro anni – ha ricordato Monaco – sono stati aperti 40 chilometri di terza corsia da Palmanova al nodo di Portogruaro. E’ un tratto fondamentale per il trasporto di merci e persone, dove ogni anno passano oltre 50 milioni di mezzi. Abbiamo messo in sicurezza prioritariamente una tratta che non aveva alternative e bypass con il grosso rischio di congestionamenti per i centri abitati in caso di chiusure per incidenti e code. Lo abbiamo fatto nonostante la pandemia, l’aumento dei costi dei materiali e ristrettezze economiche che hanno avuto ricadute sulle aziende coinvolte nella costruzione per la terza corsia”.
“Gestiamo un’arteria strategica che è la porta dell’Europa e, quindi, costruire opere per agevolare la produttività del Nordest è sinonimo di sviluppo”, ha concluso il Presidente della Concessionaria autostradale.
Piano d’investimenti strategico
“Un incontro utile per mettere a sistema le strategie che la Regione sta definendo in tema di trasporto autostradale con il piano di investimenti di Autostrade Alto Adriatico”, ha sottolineato Amirante. “Oltre ai lavori per la terza corsia, la nuova società in house a partecipazione regionale è impegnata, in particolare, nel programmare e attuare una serie di opere indispensabili per garantire la sicurezza nell’utilizzo dell’infrastruttura e strategiche per lo sviluppo futuro della rete autostradale”.