Duro colpo per i friulani che facevano rifornimento oltreconfine
A partire dalla prossima settimana in Slovenia i prezzi dei carburanti subiranno un drastico aumento. Un duro colpo per tutti i friulani che in questi giorni stanno prendendo d’assalto i distributori di carburante oltreconfine con numerose ore di coda.
Attualmente, infatti, i prezzi sono di 1,56 euro per la benzina e 1,66 euro per il gasolio, costi che decadranno il 21 giugno prossimo secondo la nuova direttiva del governo sloveno. Il premier Robert Golob, mercoledì sera, ha spiegato che il sistema di limitazione dei prezzo dei carburanti messo in atto dall’ Esecutivo di Janša, “è diventato insostenibile”, in quanto i distributori hanno già chiesto il rimborso di 150 milioni di euro di perdite a seguito della galoppante inflazione. Infatti, mantenere ancora la direttiva porterebbe allo stato sloveno un buco di 800 milioni di euro. L’obiettivo è quello di mantenere il prezzo del carburante ai livelli della Croazia, ma sempre meno dell’Italia.
Il nuovo sistema pensato dal premier prevederà una libertà di prezzi per le pompe poste sulle autostrade mentre per quelle poste in città o sulle statali, saranno regolamentati dei margini di guadagno sotto il controllo dello Stato.
Secondo la stima della STA, la benzina venduta al di fuori delle autostrade vedrà un leggero aumento, tra l’1,70/1,75 euro al litro, mentre quella sulle autostrade arriverà al quasi 20% in più.
Qualcosa di certo non si potrà sapere a causa dell’andamento altalenante della Borsa, ma sicuramente ci sarà un leggero aumento dei prezzi.