Aumenti in Friuli dei prezzi dell’acqua nelle casette adibite
L’Italia, insieme a Francia e Germania, è tra i primi Paesi produttori di acqua minerale naturale. Il Censis in una ricerca sulle abitudini di consumo degli italiani ha rilevato come 9 italiani su 10 (90,3%) bevano acqua minerale, mentre 8 su 10 (79,7%) ne consumino più di mezzo litro al giorno.
Da qualche anno sul territorio si è diffusa la presenza delle “casette dell’acqua“, ovvero un’evoluzione eco delle fontanelle del passato, che propone acqua potabile trattata, refrigerata ed in alcuni casi con l’aggiunta di anidride carbonica. Tutti possono accedere a questa comodità, pagando una piccola (ma a volte grande) cifra sia per rifornirsi di acqua naturale che frizzante, provenente dagli acquedotti comunali.
Un’evoluzione a “chilometro zero” che ha coinvolto quasi tutti i comuni del Friuli Venezia Giulia e che permette di dare una mano all’ambiente, evitando la circolazione di bottiglie di plastica.
Sicuramente all’inizio il motivo che spingeva i cittadini a rifornirsi presso queste casette era il risparmio, ma da qualche anno a questa parte si sono registrati rincari, diventati molto evidenti ultimamente a causa dei mercati che si stanno abituando allo scenario di una guerra lunga.
Il costo dei carburanti per il trasporto è aumentato del quasi 6%, stesso problema riguarda l’energia (5%) ed utenze (circa 6%). Per questo motivo molte aziende che riforniscono l’acqua delle casette sono state costrette ad alzare i prezzi per l’approvvigionamento con vivo scontento di tutti coloro che si servono di questo servizio.
“Siete riusciti ad aumentare il prezzo – si legge sui social – complimenti e grazie…erano veramente meglio le varie vecchie fontane…che l’aghe dal sindic”
Aumenti dei prezzi già nel 2021
Come indicato dall’azienda delle acque del Friuli, Cafc, già nell’agosto 2021 vi erano stati degli aumenti: si era passati dai 2 centesimi al litro per la naturale a 4 cent/€; da 4 centesimi per l’acqua frizzante a 7 cent/€.
Le aziende che gestiscono
Bbtec srl è un’azienda privata di Tavagnacco che si occupa di una parte della gestione di alcune casette dell’acqua sia in Friuli che nel vicino Veneto ed è quella che ha registrato i rincari di quest’ultimo periodo. Come affermano dall’azienda, “i prezzi attuali erano bloccati da anni ed i costi erano diventati anacronistici, se si tengono in considerazione gli aumenti in questi mesi dei prezzi di energia, co2 e trasporto“.
Il prezzo della gestione di una casetta dell’acqua, completa di tutte le procedure si aggira attorno ai 7.000 euro all’anno, ed ora molte di queste strutture nei comuni friulani faticavano a raggiungere il pareggio dei prezzi. “Per questo – affermano – ci si è trovati davanti a due possibili scelte: eliminare le casette dell’acqua in alcune zone, tenendo quelle in buono stato ma privando alcuni cittadini di questo servizio; oppure provvedere ad un aumento standardizzato dei prezzi, fissato in realtà quasi due anni fa”.
Diverso il discorso di Cafc srl che invece non registra sulle casette di propria competenza un aumento dei prezzi, se non quello segnalato già l’estate scorsa.
Come evitare sprechi e rincari
Non siamo ancora all’inizio dell’estate 2022 che si registrano già i primi eccessivi consumi dell’acqua potabile. Come sottolinea Cafc spa, soprattutto quest’anno dove la bella stagione si è mostrata prima del previsto, ci sono delle piccole regole da tenere in considerazione per evitare gli sprechi e di conseguenza i rincari:
- Non innaffiare le piante ed il prato con l’acqua potabile. Ricicla l’acqua per il lavaggio di frutta e verdura e raccogli l’acqua piovana
- Quando ti radi la barba o lavi i denti non lasciare scorrere l’acqua. Risparmierai circa 20 litri
- Farsi il bagno può essere rilassante, ma la doccia ti fa risparmiare 100 litri d’acqua
- Prediligi l’utilizzo di lavatrici e lavastoviglie, ma ricorda di azionarle quando sono a pieno carico. In un solo anno potrai risparmiare fino a 8.000 litri
- Se non hai la lavastoviglie, lava i piatti riempiendo il lavello. Il risparmio è assicurato: utilizzerai migliaia di litri in meno all’anno
- Riparare un rubinetto che perde ti dà un servizio migliore e potrai risparmiare migliaia di litri d’acqua
- Bastano solo due secchi d’acqua per lavare la tua auto e risparmiare 130 litri in pochi minuti