Il consumo di suolo in Friuli Venezia Giulia.
Nonostante la rigenerazione urbana, il recupero delle aree dismesse e le politiche ambientali, in Friuli Venezia Giulia aumenta il consumo di suolo: lo dice l’ultimo rapporto Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) basato sui dati 2023 che mostra, per la nostra regione, una crescita di terreno cementificato di 164 ettari in un anno. Il dato porta sopra l’8% la quota di territorio costruito, una percentuale superiore alla media nazionale, che si ferma al 7,16%.
Nel 2023, l’Italia ha perso 2,3 metri quadrati di suolo al secondo: troppo, come riporta l’Ispra. “La perdita dei servizi ecosistemici legata al consumo di suolo non è solo un problema ambientale, ma anche economico: nel 2023 la riduzione dell’”effetto spugna”, ossia la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua e regolare il ciclo idrologico, secondo le stime, costa al Paese oltre 400 milioni di euro all’anno. Un “caro suolo” che si affianca agli altri costi causati dalla perdita dei servizi ecosistemici dovuti alla diminuzione della qualità dell’habitat, alla perdita della produzione agricola, allo stoccaggio di carbonio o alla regolazione del clima”.
I dati del Friuli Venezia Giulia.
La maggior parte del consumo di nuovo suolo si registra nell’ex provincia di Udine, responsabile di 109 dei 164 ettari complessivi; segue Pordenone, con 45 ettari mentre Trieste e Gorizia si fermano a +4 e + 6 ettari. Il consumo di suolo pro capite, a livello regionale, è di 532,70 metri quadrati per abitante (con punte di 655 nella provincia di Udine) contro una media italiana che è decisamente inferiore: 365 mq per abitante. Sempre a livello provinciale, è quella di Udine ad avere la percentuale più alta di suolo consumato: oltre il 42%, un po’ più di Pordenone che si ferma a 40,67%.
A livello comunale, invece, Trieste ha il record in valori assoluti (2.765 ettari), seguito da Udine; ma è Monfalcone ad avere quello percentuale con oltre il 46% di suolo consumato, seguito da Udine e Pordenone (ma nella top ten ci sono anche Tavagnacco e Lignano Sabbiadoro). Per quanto riguarda invece il consumo di suolo pro capite, i valori più alti si registrano in piccoli Comuni montani o delle Valli (Dogna, Drenchia, Barcis i primi tre).
Spetta invece a Premariacco il record per la crescita di consumo di suolo tra il 2022 e il 2023: + 27 ettari (ma rientra nel computo il grande parco fotovoltaico); seguono Codroipo (+ 15) e Pavia di Udine (+ 9).