AttivaGiovani: seminari e laboratori per facilitare l’occupabilità dei “neet”

L'assessore Rosolen (al centro) illustra le novità della seconda edizione di AttivaGiovani

Il progetto AttivaGiovani.

La Regione Friuli Venezia Giulia rilancia il progetto AttivaGiovani, giunto alla seconda edizione, con un finanziamento di 3,5 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo nell’ambito del Programma regionale FSE+ 2021/2027. Obiettivo dell’iniziativa è rafforzare le competenze e migliorare le opportunità di inserimento lavorativo per i giovani dai 18 ai 35 anni, con particolare attenzione ai cosiddetti neet (giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione).

L’11% dei giovani in Friuli Venezia Giulia appartiene a questa categoria, una percentuale inferiore alla media nazionale del 16%, ma che presenta ancora un divario di genere significativo: il 13,4% per le donne contro l’8,8% per gli uomini”, ha spiegato Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, durante la presentazione del progetto oggi a Trieste. “Questi dati, in linea con le tendenze europee, confermano l’efficacia delle politiche regionali per una cittadinanza attiva, ma mostrano anche la necessità di interventi mirati per ridurre le disuguaglianze”.

La seconda edizione del progetto vede un ampliamento della rete di partner coinvolti, con un maggior numero di Comuni, associazioni ed enti aderenti “in una logica di rete partecipata che
valorizza le esperienze già esistenti sul territorio e stimola nuove proposte innovative” ha continuato l’assessore.

AttivaGiovani ha in qualità soggetto attuatore l’Associazione temporanea di scopo (Ats) che ha come capofila Enaip Fvg e, per la realizzazione del progetto, è supportata da un partenariato aperto di cui possono fare parte soggetti pubblici o privati che esercitano specifiche funzioni in materia di orientamento educativo.

Le attività messe in campo nel progetto.

Il programma prevede numerosi interventi a favore dei giovani dai 18 ai 35 anni residenti o domiciliati in Regione, che vanno da percorsi non formativi realizzati attraverso seminari, laboratori in piccoli gruppi e visite in azienda (“Giovani talenti in azione”), attività di accompagnamento e tutoraggio (“Giovani verso il futuro”) e attività propedeutiche all’attivazione di tirocini extracurricolari (“Giovani pronti per il futuro”).

A questi si aggiungono azioni di formazione per i funzionari dei Comuni aderenti, i collaboratori e i volontari attivi nelle associazioni del territorio e dei soggetti del partenariato. Il progetto sarà avviato con 7 eventi di lancio che si svolgeranno tra il 2 e il 16 dicembre nelle altrettante aree
territoriali individuate (3 nell’ex Provincia di Udine, 2 nel Pordenonese, una nel Goriziano e una nel Triestino) e saranno incentrati sulla conoscenza del territorio, arte e creatività, cucina e territorio, intelligenza artificiale, abilità fondamentali dentro e fuori il contesto lavorativo.