Manovra estiva da 250 milioni dalla Regione, dalla prima casa alle scuole a chi vanno i soldi

La manovra estiva della Regione Fvg vale 250 milioni di euro.

La manovra di assestamento estiva vale ad oggi 250 milioni di euro, ma potrebbe ricevere ulteriori incrementi da parte della Giunta regionale prima di giungere in aula a fine mese per l’approvazione definitiva.

Lo ha comunicato l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, intervenendo oggi alla seduta della prima Commissione consiliare integrata, convocata per illustrare il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2020, l’assestamento di bilancio per gli anni 2021 – 2023 e il documento di economia e finanza regionale.

“L’avanzo disponibile regionale ammonta a 362 milioni – ha spiegato Zilli – che possono essere utilizzati per spese d’investimento o iniziative straordinarie una tantum, ma anche per far fronte a spese legate all’emergenza Covid, in base ad una norma statale introdotta nel 2020 e reiterata dal Governo per il 2021″.

Una manovra che la Giunta regionale, come ha chiarito l’assessore, ha voluto “orientare prioritariamente agli investimenti pubblici e all’incentivo di quelli privati, cercando per quanto possibile di mettere a sistema risorse utilizzabili entro l’anno”.

A chi vanno i soldi.

Venendo alle singole poste attribuite a ciascuna direzione centrale si evidenziano 20,9 milioni di euro alla Sanità di cui 19,8 per la spesa corrente delle aziende sanitarie. Alle Attività produttive e turismo vanno 9,3 milioni a sostegno delle imprese turistiche e dei pubblici esercizi, 5 milioni di euro vanno al Fondo turismo per ammodernamenti delle strutture alberghiere e 1 milione per lo sviluppo delle Pmi commerciali. Alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna vanno 14,9 milioni di cui 10 milioni sono assegnati al Fondo di rotazione, 2 milioni per la realizzazione di progetti integrati nel comparto lattiero caseario, 1,2 milioni per acquisto attrezzature e macchinari da parte di imprese agricole. Alla Difesa dell’ambiente vanno 11,5 milioni di euro. In quest’ambito, 5 milioni serviranno a coprire il bonus benzina fino a fine anno; un milione di euro per contributi a privati per la rottamazione dei veicoli; 500mila euro per allacciamenti fognari e ulteriori risorse alla
manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua e alla rimozione dell’amianto.

Infrastrutture.

Alla voce Infrastrutture si trovano 40 milioni di euro per la prima casa, 10 milioni per edilizia scolastica, 5 milioni per portualità e logistica, 3 milioni per implementare lo scalo ferroviario del Cosef; 3 milioni per impianti sportivi destinati ad Eyof 2023, 2,4 milioni ai Comuni per interventi di salvaguardia dei valori paesaggistici, 1,5 milioni per lo scorrimento della graduatoria acquisto scuolabus nei Comuni, nonché ulteriori risorse per fondo servizi prima infanzia, per il fondo interventi urgenti in edilizia scolastica e per l’abbattimento dei costi delle materie prime nelle opere pubbliche.

Sport e cultura.

Cultura e sport vedono incrementare le proprie dotazioni di 9,7 milioni di euro, di cui una buona parte per il progetto Gorizia2025 che sarà gestito con la regia di Erpac, Gect e Comune; 1,7 milioni per l’acquisto della biblioteca Guarneriana di San Daniele e un milione per la graduatoria sulla messa a norma degli impianti sportivi e altrettanto per il bando attrezzature sportive.

Le altre spese.

Al Lavoro sono assegnati 5 milioni di euro, di cui 3,5 per le politiche attive del lavoro. Altre risorse vanno alla digitalizzazione delle scuole e alle scuole paritarie. Le Autonomia locali incassano 7,1 milioni di euro di cui 4,9 milioni ai Comuni per spese di assistenza ai minori non accompagnati e 2,1 milioni al Fondo esercizio funzioni fondamentali dei Comuni. La Protezione Civile regionale si vedrà riconosciuto uno stanziamento di due milioni di euro. A chiudere, Patrimonio e demanio incassano 10,4 milioni, mentre le Finanze contano su 36,4 milioni, di cui 15 milioni a titolo di risorse integrative per la Programmazione europea e 10 milioni ad incremento del fondo contenziosi. Da segnalare infine i 3,5 milioni al fondo per le vittime dei crac delle Cooperative che raggiunge così una dotazione complessiva di 9 milioni di euro.