Le parole dell’assessore Riccardi.
“È stata una giornata difficile e lunga per i nostri concittadini e per i nostri territori, iniziata nella notte quando abbiamo assistito a un fenomeno meteo avverso di violenza importante, che in alcune aree del Friuli Venezia Giulia ha causato devastazioni rilevanti”.
Sono le parole dell’assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi che dalla prima serata di ieri e per tutta la giornata di oggi ha seguito l’evolversi delle condizioni meteo avverse che hanno causato notevoli danni in tutta la nostra regione.
“Il maltempo ha colpito duro – ha fatto notare Riccardi -. Ha colpito tutta la fascia centrale della regione: dal confine con il Veneto fino al confine con la Slovenia. Diversi i punti critici con danni importanti: oggi l’abbiamo verificato anche con alcuni sopralluoghi che abbiamo fatto nel corso della giornata”.
“Sicuramente la zona più martoriata vede il suo epicentro a Mortegliano dove grandine, vento forte e temporali ha colpito con maggiore veemenza, con una velocità del vento che ha raggiunto quasi 150 km/h; 50 mm di pioggia in un’ora. Una violenza che non nessuno di noi poteva immaginare con conseguenti danni al patrimonio pubblico e al patrimonio privato”.
“Le attività economiche sono state colpite duramente, in particolare il triangolo che ha come epicentro Mortegliano insieme a Bicinicco e a Pozzuolo del Friuli. Questa fascia territoriale ha dovuto scontare anche delle evacuazioni importanti. A Mortegliano i tetti sono stati divelti ed è stato immediato l’intervento, in tutta la zona colpita, dei volontari di Protezione civile: oltre 700 gli uomini e le donne scesi in campo, con 250 mezzi di PcrFvg che si sono affiancati naturalmente al lavoro dei vigili del fuoco delle forze dell’ordine. Grazie tutti coloro che sono si impegnati e che stanno continuando a farlo in queste ore”.
“A Mortegliano abbiamo anche dovuto evacuare una casa di riposo ospitando gli anziani in altre due strutture e ci stiamo occupando anche di alcune famiglie che non riescono a trovare delle soluzioni da parenti”, ha specificato Riccardi.
“L’energia elettrica è mancata partendo da 12.000 utenze disalimentati. Via via Enel, con un grande lavoro, sta ripristinando questo questi collegamenti. Ci auguriamo che la giornata finisca che l’allerta ci faccia uscire da questa condizione di difficoltà. Questi giorni sono stati veramente difficili, per emergenze meteo continue. Giorni che hanno messo a dura prova anche un importante organizzazione come la nostra”. ha osservato l’assessore.
“Attendiamo l’esaurirsi dell’allerta meteo e seguirà la stima dei danni per la quale abbiamo coinvolto i Comuni – ha detto ancora l’esponente della Giunta -. Ho incontrato diversi sindaci nel corso di questa giornata come hanno fatto nelle giornate passate.
Un dialogo che è già stato aperto con lo Stato per quelli che potranno essere gli interventi che si potranno aggiungere alla destinazione, davvero importante, che la Regione ha deciso di mettere nella propria legge di assestamento di bilancio, stanziando 50 milioni di euro, che si aggiungono ai precedenti decreti“. Nella giornata di oggi, l’assessore Riccardi ha raggiunto la sala operativa della Protezione civile (Sor) del Friuli Venezia Giulia, a Palmanova, per un primo briefing già alle 7 e dopo aver seguito la scorsa notte, gli effetti dell’andata meteo avversa sul territorio del Medio Friuli.
Nel pomeriggio ha incontrato, nella sede del Municipio di Mortegliano, tutti i sindaci del medio Friuli e della zona colpita in questa area della regione dalla forte ondata di maltempo caratterizzata in particolare da grandinate e qui che chiama raggiunto anche fino a 10 cm di diametro.
Quindi ha raggiunto Gorizia dove, insieme al sindaco Rodolfo Ziberna, ha svolto alcuni sopralluoghi in città, nella sede della Protezione civile di Gorizia, rimasta danneggiata, alla caserma che ospita la brigata Pozzuolo dove si è verificato un crollo importante, e diverse aree di Gorizia dove la caduta di alberi anche di grandi dimensioni ha danneggiato beni pubblici e privati.