Saldo positivo per l’artigianato in Fvg, in controtendenza con il dato nazionale.
L’artigianato in Fvg non molla di un centimetro, e il saldo tra cessazione e nuove attività rimane positivo, con un +179 che corrisponde a un +0,7%. A riferirlo è stato l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, intervenuto stamattina alla riunione della Commissione regionale artigianato, alla presenza di tutti i presidenti regionali delle associazioni di categoria di settore.
“Negli ultimi quattro anni -ha detto Bini – il Friuli Venezia Giulia ha visto crescere, seppur leggermente, le imprese artigiane attive. È un dato in controtendenza rispetto alla media nazionale, confermato anche nel 2024 (+0,7%), quando la nostra è stata una delle otto regioni italiane a registrare un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni (+179 in numeri interi)”.
“Questa vitalità del settore artigiano in Friuli Venezia Giulia – ha aggiunto – deve trovare ulteriore slancio attraverso il sostegno al ricambio generazionale, anche per far fronte ad un’età media di titolari e lavoratori che rimane superiore ai 50 anni. Da questo punto di vista, l’amministrazione regionale è impegnata a garantire risorse e incentivi per l’accesso al credito, per le start-up e, in generale, per agevolare i giovani nell’apertura di nuove imprese”.
Al centro dell’incontro con le associazioni di categoria del mondo artigiano i temi dei costi dell’energia e della burocrazia, oltre alle preoccupazioni per i dazi americani. Sul fronte del sostegno al microcredito, l’assessore ha ribadito la propria disponibilità a valutare strumenti innovativi che supportino in particolare i giovani imprenditori nell’accesso ai finanziamenti agevolati.