Il problema dei migranti in Fvg.
“Grazie al provvedimento del sindaco di Udine Pietro Fontanini la Cavarzerani rimarrà zona rossa fino al 25 agosto. Farebbe bene anche il sindaco di Gradisca d’Isonzo, Linda Tomasinsig, a richiedere al suo Governo e agli organi statali competenti una misura analoga per il Cpr ed il Cara. Ciò permetterebbe di evitare ulteriori disordini e anche un’eventuale emergenza sanitaria dovuta ai clandestini lì alloggiati. Da politico, ma anche da residente, mi sembra il minimo che si possa chiedere ed esigere”.
La proposta di istituire una zona rossa presso il centro di accoglienza gradiscano arriva dal consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis. In particolare l’esponente del Carroccio punta il dito sulle politiche di
accoglienza del Governo giallorosso e afferma: “Alla luce di quanto accaduto al Cpr, dove, lo ricordo, alloggiano clandestini con precedenti penali, già schedati o segnalati per illeciti, mi chiedo perché il
Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il Ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, non hanno risolto il nodo dei respingimenti e dei rimpatri”.
“È ora di mettere la parola fine a questo business dell’immigrazione fatto a spese dell’Italia e degli italiani” conclude la nota del consigliere regionale Diego Bernardis.
Anche i deputati di Forza Italia Sandra Savino e Roberto Novelli, a margine di un incontro avuto con il sindaco di Gonars Ivan Boemo, hanno commentato l’aggravarsi della situazione migranti nei centri in Friuli. “Altri cinquanta migranti rintracciati nelle ultime ore in Friuli Venezia Giulia, non lungo i confini ma oltre la fascia di retrovalico che permetterebbe i rimpatri. Segno che è in corso una studiata operazione da parte dei trafficanti di uomini che attraversano il confine a bordo di furgoni e camion e lasciano i migranti lungo le strade di grande comunicazione. E a quelli rintracciati, sedicenti minorenni, si aggiungono quelli che riescono a eludere i controlli, come accaduto qualche giorno fa a Gonars”, hanno affermato.
“Una situazione insostenibile, che carica i sindaci di un peso enorme senza alcun aiuto da parte del governo. Si sta giocando con la salute e la sicurezza dei cittadini del Friuli Venezia Giulia, ma ora basta: l’unica strada da percorrere è chiudere i confini, rafforzare i controlli sui mezzi pesanti, aprire un confronto con la Slovenia, con cui negli ultimi tempi siamo stati fin troppo generosi”, hanno continuato i deputati.