La convenzione tra Aquileia e Università di Trieste.
Non solo la bellezza dei siti dell’Aquileia romana, non solo la magnificenza del complesso basilicale aquileiese, la convenzione quinquennale stipulata tra il Comune friulano e l’ateneo triestino punta alla sostenibilità, alla riqualificazione di tutti gli spazi pubblici e alla rigenerazione urbana. Il fine è quello di rendere la città viva.
“Crediamo molto nel legame con l’Università, nel metodo di ricerca e di lavoro e nella potenzialità dei giovani studenti – ha dichiarato Nicola Vazzoler, assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, nonché referente dell’accordo siglato – avranno l’opportunità di relazionarsi con amministratori pubblici, professori, ricercatori e la stessa cittadinanza in progettualità innovative e multiscalari che riguarderanno l’abitare di tutti spazi urbani”.
È rimasto soddisfatto anche il sindaco Emanuele Zorino che ritiene “la convenzione un contenitore importante per poter avviare un progetto che mira a dare nuova vita a questo territorio”. La rigenerazione avverrà in nome della sostenibilità, come definito nel programma elettorale. “Noi siamo determinati, conosciamo la materia e lavoriamo quotidianamente in questo senso”, ha concluso.
Oltra alla prima carica cittadina e all’assessore Vazzoler, alla firma erano presenti i rappresentanti dell’ateneo triestino: la professoressa Ilaria Garofolo, direttrice del Dipartimento di Ingegneria e Architettura, la professoressa Sara Basso e la professoressa Paola Di Biagi.