Vincitori e vinti delle elezioni in Fvg: l’analisi del voto fra chi gongola e chi si lecca le ferite

L’analisi del voto dopo le ultime elezioni in Fvg.

Come è naturale che sia, c’è chi gongola e chi riflette, anche sul futuro più immediato. All’indomani delle elezioni amministrative che hanno interessato 38 Comuni del Friuli Venezia Giulia, è tempo di trarre i primi bilanci.

In regione, in controtendenza rispetto a quanto accaduto in altre parti d’Italia, le forze di centrodestra escono ampiamente vincitrici. La netta affermazione a Pordenone del sindaco uscente Alessandro Ciriani ne è una dimostrazione, ma spicca anche la vittoria di Claudio Kovatsch, che a Grado ha saputo detronizzare l’ex primo cittadino Dario Raugna. A Latisana, due elettori su tre hanno scelto Lanfranco Sette. A Paularo, il giovane Marco Clama ha scalzato dal municipio Daniele Di Gleria, sindaco nell’ultimo mandato. Insomma, se a livello nazionale la Lega perde consensi, in Fvg non sembra accusare contraccolpi.

Massimiliano Fedriga, governatore del Fvg ed esponente di spicco del Carroccio, non nasconde la sua gioia per l’esito delle consultazioni amministrative: “I cittadini del Friuli Venezia Giulia hanno confermato a larga maggioranza la loro fiducia al buon governo della coalizione di centrodestra. Una grande soddisfazione – dice – le riconferme dei sindaci uscenti e i tanti comuni che hanno scelto il cambiamento. Un augurio di buon lavoro a tutti e avanti così”.

E se la flessione del Movimento 5 Stelle è evidente, il centrosinistra si interroga sulle prospettive. Le vittorie di Giuseppe Tellini a Palmanova, sulla scia della continuità dell’uscente Francesco Martines, e di Pietro Del Frate a San Giorgio di Nogaro sono risultati tutt’altro che disprezzabili.

Il segretario regionale del Pd, Cristiano Shaurli, vede il bicchiere mezzo pieno: “Siamo soddisfatti per il risultato di Trieste. Partivamo da una sconfitta pesante alle regionali e adesso siamo in pista al ballottaggio. A Pordenone ci aspettavamo una partita difficilissima ma abbiamo superato il 30%. Il Pd è il primo partito quasi ovunque e dobbiamo ringraziare Zanolin, Russo e tutti i candidati per lo sforzo messo in campo. Dolorose le sconfitte di Muggia, Grado e San Vito. Russo ora ha le capacità per tessere relazioni ed un programma che può aprirsi alle istanze degli altri candidati. In sintesi, nelle città reggiamo e cresciamo, su alcuni territori e nei piccoli centri abbiamo ancora difficoltà“.

Qualche preoccupazione in più nelle parole di Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra: “È positivo che la capacità aggregativa del centrosinistra sembri di nuovo un fattore attivo. Dispiace in un quadro complessivamente positivo il dato in controtendenza del Fvg, dove il centrosinistra perde non solo nei centri dove era in opposizione, ma anche in realtà dove governava”. “Sono positivi i risultati di Del Frate a San Giorgio, di Tellini a Palmanova, di Dri a Porpetto – conclude il consigliere – . È comunque necessaria una riflessione perché con questi dati le Regionali 2023 rischiano di essere pesantemente in salita“.