Pericolo zecche in Fvg.
Stando a quanto diffuso dalle Direzioni Prevenzione di alcune regioni italiane, compreso il vicino Veneto, quest’anno il numero di zecche sembra essere notevolmente maggiore rispetto al passato. Le cause principali pare siano due: da un lato un arrivo precoce della primavera con temperature piuttosto elevate già a marzo (il che ha significato più fauna selvatica in circolazione e di conseguenza più ospiti su cui le zecche si nutrono), dall’altro un incremento delle attività all’aperto (passeggiate, escursioni etc) dopo due anni di restrizioni causate dalla pandemia che ha aumentato la possibilità di contatto tra uomo e zecca.
“Le zecche – ha spiegato il capogruppo dei Cittadini Tiziano Centis, annunciando sul tema il deposito di un’interrogazione in Consiglio regionale – si trovano soprattutto ai margini dei boschi, solitamente sotto i 1.000 metri. Per poter vivere devono succhiare il sangue di roditori, uccelli, lepri, volpi, caprioli, cani, gatti ma anche uomini. La puntura è generalmente indolore e di per sé non pericolosa per l’uomo: i rischi sanitari dipendono invece dalla possibilità di contrarre infezioni trasmesse da questi animali in qualità di vettori. Una di queste è l’encefalite Tbe. Frequente è anche la malattia di Lyme, causata da un batterio del tipo Borrelia e che può interessare le articolazioni, il sistema nervoso, a volte il cuore e l’occhio”.
“Ecco perché la questione non va sottovalutata – continua Centis – e ho deciso di chiedere alla Giunta quali azioni intende intraprendere per affrontare il reale pericolo delle zecche anche nella nostra regione. Sarebbe opportuno divulgare il più possibile una capillare campagna informativa e di prevenzione, cominciando a dotare gli uffici e le strutture pubbliche di locandine o depliant informativi e recapitando nelle abitazioni delle zone più a rischio libretti con utili consigli”.
“Per non essere morsi, per esempio, una delle regole da seguire è che quando si va in montagna o a passeggiare nei parchi e prati si consiglia di indossare abbigliamento chiaro poiché le eventuali zecche si notano maggiormente, meglio evitare pantaloncini corti, è preferibile indossare stivaletti, cappelli e berretti, nonché proteggere i propri animali d’affezione con appositi prodotti. Va ricordato – ha concluso Centis – che contro le zecche esiste un vaccino ed è gratuito. Anche in questo caso la Regione dovrebbe darsi da fare e sostenere la vaccinazione con spot e materiale pubblicitario. Faremo queste proposte alla Giunta nella convinzione che la questione zecche vada affrontata subito con determinazione e consapevolezza da parte di tutti”.