25,4 per centro della popolazione friulana è fumatrice.
Durante la Giornata mondiale senza tabacco istituita dall’organizzazione
mondiale della sanità (Oms) spiccano i dati del numero dei fumatori in Friuli.
Secondo i dati Passi (progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) relativi al quadriennio 2014-2017 in Friuli Venezia Giulia i fumatori abituali rappresentano il 25,4 per cento della popolazione, mentre a livello nazionale si stima che il consumo di tabacco provochi dalle 70mila alle 83mila morti all’anno.
Primo obiettivo della Giornata è quello di intervenire sensibilizzando le nuove generazioni informando su quali siano le conseguenze per la salute derivanti dal consumo di sigarette.
“E’ importante ribadire come vi sia un’evidenza scientifica incontrovertibile che attesta la correlazione diretta tra il fumo e lo sviluppo di gravi patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. Si tratta di sofferenze evitabili, che comportano in termini di cure un impegno di risorse umane ed economiche che potrebbero andare a rafforzare il nostro sistema sanitario. Per questo motivo la Regione ha in programma di sostenere una serie di misure per il contrasto al tabagismo“, afferma il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi.
Inoltre,”una delle lezioni che abbiamo ricevuto dall’emergenza causata dal coronavirus è l’importanza di poter contare su un sistema sanitario solido ed efficiente. Per questo la prevenzione fatta per tutte quelle patologie causate da comportamenti scorretti, come ad esempio il fumo, diventa strategica per sgravare gli ospedali e le strutture territoriali da quei di pazienti che praticando uno stile di vita sano avrebbero potuto non ammalarsi”, conclude Riccardi.