Nuova ordinanza in arrivo in Fvg.
Lo scenario potrebbe essere anche più critico di quello lanciato ieri. Dopo il monito lanciato dal presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, circa la necessità di misure più stringenti in alcune regioni, tra cui il Friuli Venezia Giulia, si pensa alle opportune contromisure.
Il Fvg scivola verso la zona arancione, l’allarme dell’Iss: “Necessarie misure più restrittive”.
Il governatore Massimiliano Fedriga, intanto, lancia l’allarme. “Abbiamo un indice di contagio Rt più alto di 1,5 (è a 1,6, ndr): evidentemente il virus si è diffuso in modo consistente. Siamo in quella via dove, malgrado un sistema sanitario più forte rispetto ad altre parti, abbiamo una diffusione elevata. Se noi dovessimo superare un altro degli indici, non rischiamo la zona arancione, ma direttamente la zona rossa“. Il presidente del Fvg avrebbe però ricevuto ieri rassicurazioni da parte del ministro alla Salute, Roberto Speranza: “Non c’è l’ipotesi oggi che Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Veneto diventino zona arancione. Noi, come Veneto ed Emilia Romagna, stiamo tenendo dal punto di vista dell’organizzazione sanitaria. Stiamo potenziando il lavoro, ma il virus si è diffuso in modo consistente”.
Intanto Fedriga, assieme ai governatori di Veneto ed Emilia Romagna, starebbe studiando un’ordinanza comune per rallentare la crescita dei contagi. Negli occhi di molti ci sono ancora le scene dello scorso fine settimana, quando in molti hanno affollato i centri storici del Fvg vista anche la chiusura dei centri commerciali: “Una ipotesi – ha concluso Fedriga – può essere la consumazione obbligatoria da seduti e vedere se limitare anche il numero di persone sedute allo stesso tavolo, come previsto dal Dpcm ma in modo più blando. Il nostro scopo è non pesare ancora di più sulle attività economiche”.