Più alberi per ridurre l’inquinamento: la petizione in Consiglio regionale

Il salottino della presidenza del Consiglio regionale di piazza Oberdan a Trieste

Consegnata la petizione che chiede la messa a dimora di alberi vicino alle strade per ridurre l’inquinamento.

Consegnata martedi 18 marzo in Consiglio regionale, nelle mani del massimo esponente dell’Assemblea legislativa, Mauro Bordin, e alla presenza dei consiglieri Furio Honsell e Serena Pellegrino, la petizione dal titolo Messa a dimora di alberi e arbusti nei tratti di terreno liberi, prospicienti strade statali, regionali e provinciali e nelle grandi aree di svincolo autostradale. Piantare alberi, piantare speranza, salvare la vita”.

Il documento, sulla base della necessità di ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, vuole sottolineare l’importanza di piantumare alberi la cui presenza “riduce la concentrazione del Pm atmosferico tra il 7% ed il 24% entro i 100 metri di distanza dalla pianta“. È necessario quindi ridurre gli inquinanti secondo quanto affermato dalla “Direttiva sui limiti nazionali di emissione (Nec)”, che impone limiti più restrittivi per i cinque principali inquinanti atmosferici in Europa: anidride solforosa, ossidi di azoto, composti organici volatili senza metano, ammoniaca e polveri sottili”.

Il primo firmatario Mauro Bondelli e i gli altri richiedenti avanzano la proposta di prevedere e provvedere alla messa a dimora di filari ma anche singoli alberi e arbusti nei terreni liberi lungo le strade statali, regionali e provinciali. Durante l’incontro, i firmatari hanno illustrato i contenuti della petizione, sottolineando le 350 firme già raccolte e auspicando l’accoglimento delle richieste.

Il presidente Bordin, ricordando che devono essere valutati gli aspetti manutentivi e relativi alla sicurezza stradale, si è complimentato per l’iniziativa, augurandosi “che ci possano essere molte altre proposte di questo tenore, propositive e in ottica di miglioramento dell’ambiente e della qualità di vita di tutti. La petizione sarà ora inoltrata per competenza alla IV Commissione”. Honsell e Pellegrino hanno ricordato come già negli Anni Novanta, si fossero studiate soluzioni analoghe per la posa di piante a bordo strada in grado di trattenere il particolato e i gas nocivi.