Arrivata in Friuli Venezia Giulia la campagna di Greenpeace Italia per raccogliere campioni di acqua potabile alla ricerca di Pfas
E’ arrivata anche in Friuli Venezia Giulia la spedizione Acque senza veleni di Greenpeace Italia che, da ormai cinque settimane, sta toccando 220 città in tutte le regioni italiane per raccogliere campioni di acqua potabile alla ricerca di Pfas, un gruppo di sostanze chimiche pericolose per la salute e conosciute come “inquinanti eterni”. L’obiettivo dell’organizzazione ambientalista è realizzare la prima mappatura indipendente della contaminazione dell’acqua potabile a livello nazionale. I dati relativi ai campionamenti saranno diffusi a inizio 2025.
In Friuli Venezia Giulia, Greenpeace sta effettuando campionamenti a Monfalcone, Gorizia, Trieste, Manzano, Udine, Pordenone, Porcia e Duino.
Cosa sono i Pfas
Una volta dispersi nell’ambiente, i Pfas si degradano in tempi lunghissimi e possono inquinare le fonti d’acqua, l’aria e le coltivazioni. Attraverso l’acqua e gli alimenti, queste molecole possono quindi diffondersi nel nostro sangue, con gravi rischi per la salute. Una di queste sostanze, il Pfoa, è stato ad esempio classificato come cancerogeno per le persone, mentre l’esposizione a diverse molecole Pfas può causare problemi alla tiroide, diabete, danni al fegato e al sistema immunitario, cancro al rene e ai testicoli e impatti negativi sulla fertilità.
In Fvg i controlli dell’Arpa
Secondo i dati più recenti in possesso di Greenpeace Italia, richiesti dall’organizzazione ambientalista alla locale Arpa, il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni italiane dove sono stati fatti più controlli per individuare contaminazioni ambientali da Pfas. Il tasso di positività totale è stato piuttosto ridotto, intorno al 6%, ma sono emerse anche numerose contaminazioni, sia nelle acque sotterranee, sia in quelle superficiali, principalmente nella provincia di Pordenone ma anche in quelle di Trieste e Udine.
“Questa settimana concluderemo la raccolta di campioni in tutte le Regioni italiane, incluso il Friuli Venezia Giulia per valutare se la contaminazione da Pfas si estenda anche alle acque potabili”, spiega Felice Moramarco di Greenpeace Italia. “Chiediamo che anche in Fvg, la Regione avvii quanto prima analisi approfondite sulle acque potabili e renda pubblici in modo trasparente i risultati alla collettività. Le istituzioni locali e nazionali devono garantire acqua pubblica sicura per tutti: vogliamo bere acqua pulita, libera da veleni”.