La parole del governatore Fedriga sul 25 aprile.
“È importante che la giornata del 25 aprile sia vissuta come una festa per tutti. Le polemiche che si susseguono ogni anno in occasione di questa ricorrenza dovrebbero rimanere distanti dalla realtà dei fatti. Alcuni episodi verificatisi sul territorio nazionale, culminati con la contestazione della Brigata Ebraica, sono manifestazioni antisemite vergognose, che contraddicono il significato della Liberazione e alimentano il sentimento che portò alla persecuzione del popolo ebraico”.
Questa la sintesi del pensiero espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga a margine della cerimonia per il 79esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, svoltasi questa mattina nella Risiera di San Sabba a Trieste.
Il massimo esponente dell’Esecutivo regionale ha sostenuto come il 25 aprile non possa diventare occasione per creare divisioni e scontri, anziché rappresentare un simbolo di unità, e ha successivamente definito inaccettabili alcuni contenuti del messaggio della rappresentante dell’Anpi Padova intervenuta durante la celebrazione in Risiera. Parole che, secondo il governatore, sminuiscono il tema delle foibe e si rivelano umilianti nei confronti delle sofferenze patite da un’intera comunità.
Nel corso della commemorazione, il governatore ha preso parte alla deposizione della corona d’alloro ai caduti, assieme al prefetto e al sindaco di Trieste. Presenti anche rappresentanti e labari di vari gruppi, enti, associazioni dei Volontari della Libertà, dei Caduti, delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, dei sindacati, del Comitato internazionale del Lager nazista della Risiera di San Sabba, oltre alla bandiera della Brigata Ebraica.