Il fascino dei trattori d’epoca e non protagonisti a Forgaria

La quinta edizione del “Ritrovo di trattori anziani e non”.

Trattori protagonisti a Monte Prat di Forgaria per la quinta edizione del “Ritrovo di trattori anziani e non”. Un appuntamento che ormai è diventato un punto di riferimento per chi ama la meccanica agricola, ma anche per chi desidera trascorrere una giornata all’insegna della tradizione e della convivialità.

Decine i trattori presenti, alcuni dei quali pezzi rari e storici. Questi “anziani” giganti della terra, restaurati e tenuti con cura maniacale dai loro proprietari, sono stati il vero cuore pulsante della manifestazione.

Alla presenza del vicesindaco Luigino Ingrassi e degli organizzatori della manifestazione Corrado Vidoni e Carlo Persello, l’assessore regionale alle Risorse agricole con delega alla Montagna Stefano Zannier ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa “che mette assieme giovani e meno giovani accomunati tutti dalla passione per le macchine agricole, dietro le quali c’è spesso il lavoro di una famiglia intera e di una economia che è vitale per chi opera in queste zone del Friuli Venezia Giulia”. 

Manutenzione in montagna per evitate lo spopolamento.

“La manutenzione del territorio è l’elemento fondamentale che serve a questa zona del Friuli Venezia Giulia per mantenerla viva e contribuire così a evitare lo spopolamento. La Regione è molto sensibile e attenta a queste tematiche, ma è necessario che il messaggio passi in maniera chiara a tutti coloro che hanno a che fare con l’ambiente, affinchè non si creino contrapposizioni il cui risultato finale si traduce in un immobilismo che non fa bene né alla montagna né a chi la vive

L’assessore ha poi ricordato che, per mantenere attrattivo il patrimonio montano, è necessario compiere su di esso delle operazioni di tutela, che possono avvenire solo con lo sforzo congiunto di tutti. “Mi riferisco – ha detto Zannier – alla necessità di operare costantemente la manutenzione ordinaria del territorio che consente all’ambiente montano di mantenere intatta la sua peculiarità, evitando che i mancati interventi si traducano, ad esempio, in un imboschimento selvaggio dal quale è difficile poi tornare indietro. A ciò si aggiunge anche la necessità di prevenire alcune situazioni di disagio come quella legata alla presenza incontrastata della fauna selvatica che rappresenta in questo momento un problema di non poco conto”.

“Per fare in modo che questi interventi siano efficaci – ha concluso l’assessore – la nostra montagna ha bisogno di essere capita anche da chi non la vive ma magari ci trascorrere solo qualche giorno in vacanza, apprezzandone le bellezze che sa offrire. Facendo comprendere anche a loro quali siano le vere problematiche di queste aree si riesce a creare quella coscienza collettiva capace di superare gli ostacoli che si vengono a creare ogniqualvolta si ha a che fare con la natura. La tutela infatti non deve tradursi in immobilismo quanto invece in azioni concrete e mirate che possano permettere a tutti di continuare a godere delle bellezze che il nostro territorio sa offrire”.