Il discorso di Chiara Furlan all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Messina.
Con un discorso intenso e appassionato, Chiara Furlan, studentessa di Medicina originaria di Fontanafredda, ha conquistato l’attenzione e l’ammirazione dell’intera platea durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Messina. Le sue parole, profonde e cariche di significato, hanno suscitato una standing ovation e i complimenti del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presente alla cerimonia.
Il suo intervento ha avuto grande eco sui media siciliani non solo per il messaggio di impegno e consapevolezza che ha trasmesso, ma anche per la sua scelta controcorrente: mentre molti giovani del Sud emigrano verso il Nord per studiare, Chiara ha deciso di studiare in Sicilia.
Il discorso.
Nel suo discorso, ha affrontato con grande sensibilità temi di forte rilevanza sociale, dall’importanza del pensiero critico al valore della libertà e del sogno. Ha ricordato con commozione Lorena Quaranta, la studentessa di Medicina uccisa dal compagno nel 2020, lanciando un appello contro il disagio giovanile, la violenza di genere e l’indifferenza, invitando tutti a “fare la differenza nell’indifferenza”.
Chiara Furlan ha sottolineato l’importanza di tre valori fondamentali: “Sogno. Pensiero. Libertà. Sono queste le tre parole che, in sintesi, si propongono di rappresentare la mia – seppur breve – storia di vita e rispecchiano il cuore pulsante del decidere di investire sull’istruzione, sulla formazione e, conseguentemente, su sé stessi”. Ha poi raccontato la sua scelta controcorrente di trasferirsi dal Nord al Sud Italia per studiare: “Nel mio iniziale e ideale progetto di percorso universitario, quest’ateneo e il contesto siciliano avrebbero dovuto costituire solo una fase di transizione, una breve parentesi per ritornare ben presto agli antipodi dell’Italia, da dove provengo. Tuttavia, le cose sono ben presto cambiate; è proprio qui che emerge il concetto di sogno, il sogno di una vita: quello di diventare medico; l’autonomia di pensiero: quella che mi ha spinto ad andare controcorrente rispetto allo stigma del binomio nord-sud; e infine la libertà: quella di volere restare”.
L’orgoglio di Fontanafredda.
La comunità di Fontanafredda ha accolto con orgoglio il suo intervento attraverso il sindaco Michele Pegolo, che ha voluto esprimerle personalmente le sue congratulazioni con una lettera ufficiale. “Ha dimostrato come i valori del sogno, del pensiero critico e della libertà possano guidare il cammino di un giovane verso una crescita personale e collettiva”, ha scritto il primo cittadino, sottolineando il coraggio di Chiara nel superare gli stereotipi e aprirsi a nuove esperienze.
“Lei è motivo di grande orgoglio per Fontanafredda e un esempio luminoso per tutta la nostra comunità”, ha aggiunto Pegolo, augurandole di realizzare il suo sogno di diventare medico, unendo competenza e umanità. Il sindaco ha infine espresso il desiderio di incontrarla al suo ritorno a Fontanafredda, per renderle omaggio a nome di tutta la cittadinanza.