L’iniziativa dell’associazione Ecopark di Fiumicello.
Raccogliere le memorie del paesaggio lungo l’Isonzo, mutevole nel tempo, come il corso di un fiume, per definire le sfide ambientali che il territorio si trova ad affrontare. È il cuore del progetto “I custodi del paesaggio” realizzato dall’associazione Ecopark di Fiumicello Villa Vicentina grazie al contributo della Regione e con fondi del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Al suo fianco l’associazione ha trovato come partner operativo l’Ecomuseo territori del Consorzio culturale del Monfalconese, che da anni sta costruendo l’Archivio della memoria grazie al progetto “Cacciatori di memorie” e alla raccolta di documenti, pubblicazioni, diari, lettere, testimonianze, audio e video, vecchi filmati amatoriali, oggetti, fotografie.
Per non disperdere il patrimonio di conoscenze dei più anziani, Ecopark ha deciso di rivolgersi ai giovani tra i 14 e i 35 anni che abitano o partecipano alla vita di Fiumicello, Villa Vicentina, San Canzian d’Isonzo e Staranzano, affacciati sul fiume e nell’ambito di azione dell’associazione. Per trasformarsi in un “cercatore di memorie”, imparando a raccogliere le storie delle persone, basterà partecipare ai 3 incontri online, che prenderanno il via giovedì 8 aprile alle 17. L’iscrizione è gratuita, attraverso la pagina Facebook Aeson, o scrivendo alla mail icustodidelpaesaggio@gmail.com.
Dopo l’appuntamento introduttivo, di presentazione del progetto, il 15 aprile, alle 17, Martina Tosoratti, esperta di metodologie autobiografiche, e Desy Gialuz, attrice e operatrice teatrale, parleranno di come sperimentare l’autobiografia per approcciarsi alla storia dell’altro e di come il teatro possa essere strumento di racconto della memoria. Il 22 aprile, alle 17, Martina Tosoratti interverrà sugli elementi chiave dell’intervista e Devid Strussiat, musicista, artista e organizzatore di eventi, fornirà degli appunti tecnici per la raccolta di testimonianze video. Il 6 maggio, sempre online, verrà inoltre organizzato insieme all’università di Trieste un convegno aperto a tutti per un confronto sulle esperienze più virtuose a livello sia nazionale sia internazionale sulla gestione del paesaggio.
Le interviste che saranno prodotte andranno poi a far parte di una raccolta che lasci traccia dei racconti e delle storie del territorio, confluendo anche nell’Archivio della Memoria del Ccm. Nel periodo estivo inoltre per i cercatori di memorie ci sarà l’occasione di partecipare attivamente alla creazione di una performance-spettacolo sul tema. Il Consorzio Culturale del Monfalconese supporterà il progetto mettendo a disposizione materiali dell’archivio fotografico e dell’Archivio della Memoria conservati dall’ente e partecipando alla definizione delle linee metodologiche.