La Cgil segnala la situazione di alcuni dipendenti comunali.
La Cgil ha proclamato lo stato di agitazione per “il troppo stress” che graverebbe su alcuni dipendenti comunali di Fiume Veneto, ma il sindaco Jessica Canton rigetta le accuse: “Sono solo strumentalizzazioni politiche”.
La vicenda è stata resa pubblica dallo stesso Municipio dopo l’incontro di stamane tra il primo cittadino e il rappresentante della Cgil provinciale Luca Munno, davanti al Prefetto di Pordenone. “Un incontro dagli esiti scontati – ha dichiarato Canton -, che ha dimostrato l’assenza di presupposti concreti a motivazione delle rimostranze della CIGL, unica organizzazione sindacale protagonista nella vicenda. A fronte di lamentele del tutto generali e astratte, da due anni chiediamo ci vengano indicati episodi o situazioni concrete sulle quali poter approfondire le paventate difficoltà da stress, ma nemmeno di fronte al Prefetto la CIGL è stata in grado di portare un solo esempio documentato”.
“E’ grave – ha continuato il sindaco -, che si sia arrivati addirittura ad insinuare presunti episodi di mobbing, anche questi non documentati, parole sulle quali faremo delle riflessioni per avviare delle azioni a tutela dell’onorabilità degli amministratori e dell’ente comunale”.
Secondo il primo cittadino, si tratterebbe di una battaglia “mirata a screditare la mia persona e il lavoro della mia amministrazione – ha detto -, che in questi anni ha dimostrato di saper prendere delle decisioni importanti e scomode, ridisegnando la struttura organizzativa dell’ente e inserendo nuovo personale, con dei risultati positivi in termini di efficienza e qualità dei servizi”.
“Non stupisce, quindi, come la vicenda si riduca a una banale strumentalizzazione politica che vede uniti, contro la sottoscritta e la mia maggioranza, CIGL, PD e Fratelli d’Italia, affinità tra destra e sinistra già emersa durante la scorsa campagna elettorale, priva di contenuti programmatici, ma basata esclusivamente su attacchi personali – ha concluso Canton -. L’astio di alcuni, purtroppo, finisce inevitabilmente anche per mettere in cattiva luce la gran parte dei dipendenti comunali che lavorano con professionalità e che non meritano di essere strumentalizzati per meri fini politici”.