Arrestato un educatore goriziano.
Le accuse sono pesanti: pornografia minorile con l’aggravante del coinvolgimento di under 16 e del ruolo di fiducia dell’indagato, violenza privata e interferenze illecite nella vita privata; con queste ipotesi di reato è stato arrestato un educatore originario dell’Isontino e operatore di un’associazione culturale che collaborava, tra gli altri, con il Comune di Farra d’Isonzo.
Secondo l’accusa, l’uomo, che ha meno di 40 anni, avrebbe ripreso di nascosto col cellulare alcune bambine mentre erano in bagno. Gli episodi sarebbero avvenuti durante attività extrascolastiche a Farra e in un Comune friulano. Attualmente, l’uomo si trova ai domiciliari nella sua abitazione in provincia di Gorizia.
L’indagine, coordinata dalla pm Lucia Baldovin e condotta dai carabinieri di Gradisca con il supporto tecnologico della Guardia di Finanza di Gorizia, ha portato alla raccolta di prove sufficienti per richiedere il rinvio a giudizio.
Cinque bambine, tra i 7 e i 9 anni, sarebbero state le vittime di questi atti la scorsa estate. Ed è stata proprio una bambina, utente del centro estivo, a far partire le indagini: ha notato il telefono con la telecamera accesa nel bagno della scuola, nel giugno 2023, e lo ha spostato. Una volta a casa, ha raccontato la cosa ai genitori.
L’attività investigativa è durata mesi con perquisizioni e sequestri di materiale informatico che hanno rivelato altri episodi, di cui uno, appunto, anche durante un’attività in una scuola in provincia di Udine. Finora, invece, non sono emerse prove che il materiale filmato sia stato distribuito o pubblicato. L’udienza preliminare si terrà oggi presso il Tribunale di Trieste, davanti al giudice Luigi Dainotti.