Gli scavi sulla collina di Bisic a Fagagna.
La collina di Bisic a Fagagna riserva nuove sorprese: dopo il ritrovamento del teschio, qualche settimana fa, gli scavi hanno portato alla luce un secondo scheletro, un ritrovamento importante nell’ottica della storia degli insediamenti umani nel Friuli collinare.
Il nuovo ritrovamento è avvenuto nei pressi di uno degli alberi caduti sul monte. Tra le radici è stato rinvenuto uno scheletro orientato lungo l’asse Nord-Sud, accompagnato da un corredo funerario composto da una spada corta in ferro, un vaso in ceramica grezza e altri elementi metallici, tutti riconducibili all’epoca altomedievale. I reperti sono stati documentati, recuperati e consegnati ai carabinieri della stazione di Fagagna.
L’area è attualmente sotto sequestro su disposizione della Procura della Repubblica, che ha incaricato l’archeologo Dario Innocenti di procedere al recupero dei nuovi resti, ampliando così l’incarico già avviato per il primo ritrovamento. Secondo le prime valutazioni degli esperti, il nuovo scheletro potrebbe risalire alla fase dell’Alto Medioevo, una cronologia inedita per la zona di Fagagna. La scoperta suggerisce che la frequentazione della collina risalga a 3-4 secoli prima rispetto alle fasi storiche finora conosciute, inclusa quella del castello, collocandola tra il IX e il X secolo.
Per quanto riguarda il primo ritrovamento, è stato appurato che la sepoltura era completa, sebbene gli elementi datanti siano ancora in fase di analisi. I resti sembrerebbero appartenere a un individuo adulto. Anche in questo caso, i reperti sono stati recuperati e sottoposti a sequestro. Al momento, la mancanza di elementi datanti certi e la diversa orientazione delle due sepolture non permette di stabilire con sicurezza un legame tra i due individui, né di confermarne l’appartenenza a un’unica area cimiteriale. Proprio per queste ragioni, il primo ritrovamento resta sotto interesse giudiziario.