Il logo è diventato il simbolo della scuola.
I paesi, piccoli o grandi che siano, hanno tutti degli elementi differenti che li caratterizzano. In pochi, però, sono capaci di trasformare questi in un vero e proprio “brand” del territorio. Ci vuole fantasia, ed è per questo che il progetto “Un logo per Faedis” ha avuto successo tra i gli studenti delle classi terze delle medie locali.
Se non hanno immaginazione dei ragazzi, chi altri se no. Tutto è nato da una mostra fotografica – allestita a scuola – che raccontava l’incendio di Faedis del 1943, visitata dagli allievi della professoressa di Arte Chiara Topatigh: “Da lì – ci spiega l’insegnante – ho cercato di far riflettere i ragazzi su quelli che sono i punti d’interesse del comune”. È partita così una ricerca degli elementi artistici più interessanti in paese.
Svoltosi durante l’anno scolastico scorso, il progetto ha avuto la propria conclusione a maggio. In quelle settimane, gli alunni hanno cercato di produrre autonomamente un proprio logo, andando anche alla scoperta di come un brand nasce e diventa famoso: “In classe – prosegue Topatigh – ho fatto l’esempio del simbolo della Nike, che ricorda l’ala della dea greca Niche, ossia la Vittoria”.
Alla fine la docente ha scelto il vincitore, un’immagine ritraente l’ingresso di Faedis da Udine, con i due archi, la chiesa e il campanile. Il disegno non è rimasto sulla carta, ma è stato scannerizzato e trasportato sulle magliette distribuite a giugno ai ragazzi di Faedis. Altre verranno date agli studenti che inizieranno tra poco la prima media e quel logo rimarrà come simbolo della scuola.
“Inizialmente – conclude la professoressa -, l’idea era di realizzare queste magliette. Per ora l’esperienza si è conclusa e non mi sono posta come obiettivo una replica del progetto. Almeno per ora”.