La commemorazione dell’eccidio delle malghe di Porzus a Faedis.
“La Giunta regionale proseguirà l’attenzione e l’impegno nella valorizzazione di Porzus, anzitutto perché lo merita l’Osoppo e lo meritano Paola Del Din, Cesare Marzona, Mario Toros e tutti gli altri che hanno fatto parte delle Brigate Osoppo, e perché qui passa la nostra storia, una storia che ha un significato molto più ampio di quanto possiamo pensare”.
Così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi ha concluso così il suo intervento nella parrocchiale di Canebola, momento conclusivo della commemorazione del 74mo anniversario dell’eccidio delle malghe di Porzus.
“Quello di Porzus non fu un triste episodio che si svolse tra gente incattivita dagli eventi in un angolo periferico della storia italiana e europea: fu – ha sottolineato Riccardi – un assassinio perpetrato con determinazione in un luogo cruciale dove andavano a scaricarsi le tensioni che l’Europa del Novecento stava vivendo, e che vide Bolla, Enea e i loro uomini eroici protagonisti”.
“Forse – ha osservato Riccardi – non abbiamo ancora compreso bene il significato di quel gesto: dopo decine di anni in cui si volle pervicacemente negare ciò che era avvenuto, la Repubblica in quel maggio del 2012 rese finalmente omaggio ai valorosi uomini di Bolla e Enea”. Valorosi, ha aggiunto il vicepresidente, “perché potevano cavarsela e scampare in qualche modo, invece decisero di mantenere fede al loro ideale e al loro impegno”.
Le celebrazioni per il 74mo anniversario hanno preso avvio a Faedis con il tributo ai caduti delle associazioni combattentistiche e dei rappresentanti delle istituzioni – tra cui il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin che ha preso parte alla cerimonia con i consiglieri Cristiano Shaurli, Franco Iacop ed Elia Miani – a cui sono seguiti gli interventi del sindaco di Faedis Claudio Zani e del presidente dell’Associazione Partigiana Osoppo (Apo) Roberto Volpetti.
A Canebola dopo la Santa messa concelebrata da don Gianni Arduini ha preso la parola a nome dell’Apo la Medaglia d’oro al valor militare Paola Del Din; al suo commosso contributo sono seguiti gli interventi del sindaco di Udine Pietro Fontanini, di Francesco Tessarolo per la Federazione dei Volontari per la libertà, dell’onorevole Roberto Novelli e infine la relazione dello storico Tommaso Piffer.