All’Università di Udine si discute degli scrittori Zweig e Celan
L’Associazione Biblioteca Austriaca, in collaborazione con il Dipartimento di Lingue e letterature dell’Università di Udine e il Forum Austriaco di Cultura di Milano, ha organizzato un ciclo di tre conferenze dedicate allo scrittore austriaco Stefan Zweig (1881 – 1942) e al poeta rumeno di origine ebraica e madrelingua tedesca Paul Celan (1920 – 1970), intellettuali che hanno dato voce a quell’Europa plurilingue e multiculturale martoriata e annientata nel Novecento. Le conferenze si svolgeranno online, dal 25 novembre al 9 dicembre, ogni mercoledì alle ore 18 sulla piattaforma Teams.
L’austriaco Stefan Zweig, è noto in Italia principalmente per l’opera autobiografica “Il mondo di ieri”, ritratto della Felix Austria di inizio Novecento,ma non è stato solo scrittore autobiografico, novellista e biografo, ma anche poeta, mecenate, traduttore e cultore dell’europeismo. Infatti l’aspirazione che emerge dai suoi testi un’Unione Europea ante-litteram: un contesto europeo connotato non solo geograficamente, ma anche e soprattutto politicamente e ideologicamente, fondato sui valori di pace, tolleranza, dialogo e valorizzazione della cultura. Un sogno che però non potè mai vedere in quanto morì durante la seconda guerra mondiale.
Invece, per quanto riguarda Paul Celan, nel 2020 ricorrono i cent’anni dalla nascita, il 23 novembre, e i cinquant’anni dal suicidio nella Senna. Fra i più grandi poeti del Novecento, figlio di un’Europa lacerata dalla guerra e dalla Shoah, Celan proveniva da Czernowitz, in Bucovina, apparteneva a una minoranza ebrea di lingua tedesca, trucidata dai nazisti. Perse i genitori in un campo di concentramento e trascorse due anni ai lavori forzati. Dopo la guerra si recò prima a Vienna e poi si stabilì a Parigi. Con la sua poesia si impegnò per tutta la vita a fare “memoria”delle vittime della Shoah.