A Cinema di famiglia il ricordo delle scosse di terremoto di settembre
A Tavagnacco “Quell’estate del 1976” in ricordo del terremoto.
Proseguono gli appuntamenti con il festival itinerante “Cinema di Famiglia”, organizzato dalla cooperativa Belka Media, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il patrocinio dell’Ente Friuli nel Mondo e in collaborazione con la casa di produzione Raja Films. Dopo le prime due tappe a Moruzzo e Rive d’Arcano, la rassegna, nata da un’idea di Massimo Garlatti-Costa, con la direzione artistica di Elisabetta Ursella, dà appuntamento al teatro Bon di Tavagnacco, venerdì 11 settembre, alle 21. Nella giornata in cui si ricordano le scosse che sconquassarono nuovamente il Friuli, nel 1976, sarà proiettato un vero e proprio documentario in formato ridotto, girato in quella lunga e tormentata estate, da un videoamatore di Feletto Umberto, Riedo Feruglio.
“Quell’estate del 1976” è la pellicola racconta il viaggio di Feruglio nel Friuli martoriato dal terremoto. Armato di cinepresa l’uomo parte da Feletto per un viaggio in automobile. Fa tappa a Colloredo, Gemona e attraversa i molti comuni colpiti dal sisma. Il filmato è stato “scoperto” alcuni anni fa. Debitamente restaurato, digitalizzato e montato è diventato un vero e proprio film che, in trenta minuti, racconta quella drammatica estate. Le immagini si susseguono, documentate dalle tabelle stradali e dai volti delle persone che sono impegnate a risollevare i loro paesi. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora che enfatizza ed emoziona. «Riedo aveva una sensibilità particolare, una grande tecnica cinematografica e una dedizione per la pellicola in formato ridotto», ha spiegato il regista Massimo Garlatti-Costa che da sempre sostiene come nelle bobine recuperate e girate da videoamatori, dal dopoguerra ad oggi, si possano trovare delle vere e proprie gemme, come appunto quelle di Feruglio. “Vedere la qualità, la tecnica e la bravura che traspare chiaramente dalle immagini di Riedo – ha proseguito – fa capire immediatamente la sua passione e la sua visione. É stata una grande soddisfazione e un onore montare quelle immagini e spero che diano allo spettatore un’idea chiara e diretta di cosa è stata quell’estate”. Oltre al film sul sisma sarà presentato un secondo video di Riedo Feruglio, “Feletto ieri e oggi” e un terzo filmato, “Divertirsi”: un ensemble di vari autori che ci racconta come si divertivano i nostri padri e i nostri nonni. Riprese che spaziano dalla gara di bocce, pesca alla trota, gara ciclistica, partita scapoli ammogliati, calcio femminile e gare di abilità motociclistica.
Cinema di Famiglia nasce con l’obiettivo di valorizzare e promuove la cultura del filmato amatoriale in pellicola realizzato dal dopoguerra alla fine degli anni ’70. I vecchi Super8 e 8mm sono oggi importantissimi strumenti per comprendere la storia recente e i cambiamenti che la società ha subito nella seconda parte del secolo scorso. Si tratta infatti di archivio cinematografico che al momento non è ancora considerato “d’autore” ma, proprio per questa sua origine, è vero, spontaneo e genuino, e di grande valenza “etnografica”. Il Festival Cinema di Famiglia, fin dalle sue origini, nel 2012, si è dimostrato un grande catalizzatore di curiosità e di voglia di riscoprire un mondo che fa parte del passato recente ma che apre nuove prospettive per raccontare e riproporre la storia della nostra cultura e civiltà.
Nel reperimento del materiale sono stati coinvolti privati cittadini, associazioni, gruppi culturali e sportivi, enti, sempre di concerto con le Amministrazioni comunali e in collaborazione con le realtà del territorio, in maniera tale da coinvolgere il più attivamente possibile la cittadinanza. “Cinema di Famiglia” è infatti un progetto della Comunità a favore della sua memoria storica. Il materiale raccolto, debitamente selezionato e catalogato secondo criteri tematici temporali e qualitativi, è stato convertito attraverso una scannerizzazione a singola immagine in formato video digitale e infine inserito in un archivio digitale che già ospita decine e decine di ore di filmati. Le riprese sono state digitalizzate con le più moderne tecniche. Dopo la catalogazione, le pellicole sono state restaurate e scannerizzate fotogramma per fotogramma. È seguita la colour correction, la correzione colore, per riportate le immagini all’antico splendore. I filmati sono quindi stati archiviati per tematiche, anni e località.
L’entrata agli spettacoli sarà libera, fino al raggiungimento della capienza massima dei posti, nel rispetto delle norme per il contenimento del Covid-19 e delle disposizioni di sicurezza. In caso di maltempo le proiezioni all’aperto saranno rinviate a nuova data. Per ulteriori informazioni si consiglia di seguire la pagina Facebook del Festival (https://www.facebook.com/cinemadifamiglia/) o di chiamare il numero 3516658545.
Ciascuno degli appuntamenti in calendario si aprirà con la presentazione (in anteprima) di un episodio inedito del documentario storico sulla Grande Guerra “Ho visto un Re”, per la regia di Massimo Garlatti-Costa. La serie narra come Torreano di Martignacco sia diventato centro politico e culturale, ospitando dal 1915 al 1917, il Re d’Italia Vittorio Emanuele III e la sua corte. Attraverso il diario di guerra dell’aiutante di campo del Re, il colonnello, conte, Francesco degli Azzoni Avogadro, sarà possibile ripercorrere i momenti più significativi ma anche i più singolari e meno conosciuti della Grande Guerra in Friuli. Il documentario è stato prodotto da Belka Media e Raja Films, realizzato con il sostegno del Fondo Audiovisivo FVG, FVG Film Fund – Friuli Venezia Giulia Film Commission e con la collaborazione della Cineteca del Friuli.