Nuovi film nella piattaforma “AdessoCinema” del Visionario, Cinemazero e Cineteca del Friuli
La piattaforma streaming si arricchisce.
Sono disponibili sulla piattaforma streaming AdessoCinema tre titoli firmati dal regista friulano Alberto Fasulo. Infatti, si potranno guardare direttamente da casa Rumore bianco, documentario che ha fatto scoprire Fasulo al grande pubblico, il cortometraggio Atto di dolore, e Cos’è che cambia. E dalle collezioni della Cineteca del Friuli arrivano Il fiume (1955) di Annedi Delli Zotti e Antonio Seguini de Santi e Il Friuli (1936-1942), opera collettiva e la prima girata a colori in regione.
Un fiume, il Tagliamento, “spina dorsale del Friuli”, con il suo greto bianco e sinuoso è il protagonista di Rumore bianco, che indaga la forza della natura e le sue possibilità di resistenza, la quotidianità degli uomini e delle donne, e le loro forme di ostinazione, perché “l’acqua è provvista di memoria”. Un documentario “in forma di poesia” che ha la forza di raccontare un luogo segreto, uno spazio a Nordest quasi in disparte, timido e contemporaneamente vigoroso, carico di terra e di sassi, di storia e soprattutto di uomini.
Sarà interessante affiancare questa visione al più antico e altrettanto poetico Il fiume, che sulle note del poema sinfonico “Vltava” (La Moldava) di Bedrich Smetana celebra i fiumi come fonte di vita. Utilizzando le immagini di vari corsi d’acqua friulani – oltre al Tagliamento, l’Arzino, il Torre, il Corno e l’Aussa – il cortometraggio di Delli Zotti e Seguini ricrea il percorso di un fiume ideale dalla sorgente fino al punto in cui si unisce al mare. La parte finale, girata nella zona delle foci dell’Aussa-Corno, riprende luoghi di grande fascino lagunare, ricchi di casoni e canneti (di cui pochi sopravvivono ancora oggi), dove Pasolini avrebbe girato, 13 anni dopo, alcune scene di Medea, con Maria Callas.
Con un piano sequenza unico, ipnotico e virtuosistico in bianco e nero, il secondo titolo che porta la firma di Fasulo, Atto di dolore, racconta l’angoscia di uno sguardo desideroso di vita, ma radicato nella forza di gravità. Durante la festa dell’Immacolata Concezione, un uomo prega nel santuario francescano della Madonna della Rosa. La sua mente vaga e si perde nella folla di un Luna Park. Come una ragnatela tesa tra cielo e terra, abbraccia il mondo e tutto ciò che è umano.
Cos’è che cambia fotografa la realtà attuale di un piccolo comune del nord-est d’Italia, San Vito al Tagliamento: tradizioni, abitudini personali, speranze, ricordi collettivi e esperienze di una generazione al tramonto del XX secolo.
Si torna indietro nel tempo con Il Friuli, ispirato a “La sentinella della patria” di Chino Ermacora e realizzato fra il 1936 e il 1942 da un gruppo di giovani cineamatori udinesi che facevano parte del Cine-GUF: Giuseppe Francescato, Maurizio Sanvilli, Orama Lestuzzi, Fausto Magnani. A causa della guerra alcune parti andarono perdute e il materiale superstite fu rimontato da cineamatori locali. Alle immagini che ritraggono i luoghi e il paesaggio si avvicendano scene di vita in chiave bucolica in cui il lavoro e le tradizioni contadine vengono sempre incorniciate in scenografie di grande bellezza.
Pensata e curata dal Visionario di Udine, Cinemazero di Pordenone e La Cineteca del Friuli in collaborazione con la Tucker Film, la piattaforma AdessoCinema ha costruito di settimana in settimana, dal 4 aprile a oggi, un catalogo di oltre 60 film del territorio, fra titoli on demand e gratuiti disponibili in streaming.