Musica e scienza si mescolano al Teatro Nuovo Giovanni da Udine con lo spettacolo: Mezzocielo 2.0
“Il classico, la scienza, le nuove tecnologie e l’arte visiva si fonderanno in uno spettacolo innovativo, grazie all’interazione tra un caschetto neuronale EEG indossato dall’artista e un grafico che capterà i parametri cerebrali emessi dal dispositivo e li trasformerà in arte visiva. Lo spettatore scoprirà in tempo reale come interpreta la musica un pianista, cosa prova mentre suona e qual è il suo stato emozionale”. Matteo Bevilacqua, pianista e performer, ha introdotto così Mezzocielo 2.0 tra musica, neuroscienze e visualarts, lo spettacolo presentato al Teatro Giovanni da Udine e in scena domenica 29 maggio.
Non solo un concerto, dunque, la performance prodotta dall’Associazione RiMeMute con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, della Fondazione Friuli, della Banca di Udine e di Musicae distretto culturale del pianoforte.
La musica da Johann Sebastian Bach a Luciano Berio, da Claude Debussy a Gyòrgy Ligeti, infatti accompagnerà il pubblico in un viaggio emozionante nella mente umana, in cui la storia dell’uomo e della musica procederanno di pari passo, dalla sua nascita al suo sviluppo, dalla culla dell’umanità fino all’infinito, mentre uno scienziato d’eccezione, Claudio Tuniz, dialogherà con un cosmologo, Lorenzo Pizzuti, ripercorrendo lo sviluppo della specie umana e il ruolo della musica nell’evoluzione spiegando i risultati delle ultime ricerche e illustrando le nuove teorie.