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Data

Feb 23 2020
Evento terminato!

Ora

23:00 - 18:00

Lezioni di storia al Teatro Nuovo con Emilio Gentile

“Il disfacimento dell’Occidente” a partire da Tropico del Cancro di Henry Miller

Terzultimo appuntamento di Stagione, domenica 23 febbraio 2020 alle ore 11.00 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, con le fortunatissime Lezioni di StoriaRomanzi nel Tempo realizzate in collaborazione da Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine ed Editori Laterza.

Sul palco salirà questa volta Emilio Gentile, professore emerito dell’Università di Roma e studioso di Storia contemporanea, che per il suo intervento partirà da un caso letterario mondiale del Novecento, Tropico del Cancro di Henry Miller.

“Ci saranno ancora calamità, ancora morte, disperazione. Non c’è il minimo indizio di cambiamento. Il cancro del tempo ci divora. I nostri eroi si sono uccisi o si uccidono… Non ho soldi, né risorse, né speranze. Sono l’uomo più felice del mondo”. Inizia così il romanzo scritto da Miller e pubblicato in Francia nel 1934. Giudicato un’oscena pornografia, fece subito scalpore e per quasi trent’anni fu vietato fuori della Francia, ma scandaloso l’autore non lo era perché narratore osceno, bensì perché si definiva un uomo felice mentre narrava lo sfacelo della civiltà occidentale, quella a cui egli stesso apparteneva.

Tropico del Cancro fu subito elogiato da scrittori e critici come Thomas S. Eliot, Ezra Pound, George Orwell. E se oggi Miller è quasi sconosciuto negli Stati Uniti, il suo romanzo riscuote ancora apprezzamenti positivi. La rivista Times l’ha incluso nella sua lista dei 100 migliori romanzi in inglese pubblicati fra il 1923 e il 2005. Ancora, nel 2011 lo ritroviamo fra i 75 libri che secondo la rivista “Esquire” ognuno dovrebbe leggere. “Miller fu sempre un pacifista integrale, negò qualsiasi valore agli ideali patriottici e nazionali – scrive Emilio Gentile -. E soprattutto divenne un critico feroce degli Stati Uniti che erano per lui una società ipocrita, corrotta e corruttrice, costruita con la violenza e lo sterminio dei nativi, con la promessa della libertà e della democrazia, mentre soffocava l’individuo nell’appiattimento conformista di una massa, asservita al dominio di pochi possessori di immense ricchezze.”