Enzo Iacchetti e Pino Quartullo in tournée con Hollywood Burger
Il lato oscuro del grande schermo nel racconto di due attori che ce l’hanno quasi fatta
Enzo Iacchetti e Pino Quartullo arrivano in Friuli per quattro date di Hollywood Burger, il nuovo spettacolo prodotto dalla Contrada di Trieste. La commedia, scritta da Roberto Cavosi e interpretata anche da Fausto Caroli, farà tappa venerdì 14 febbraio alle 20.45 al Teatro Lavaroni di Artegna, sabato 15 febbraio alle 21 al Teatro Italia di Pontebba e domenica 16 febbraio alle 20.45 all’Auditorium Comunale di Zoppola. L’ultima replica nel Circuito ERT è in programma giovedì 23 aprile al Teatro Clabassi di Sedegliano.
Il testo di Cavosi è ambientato in una mensa per artisti degli Studios di Hollywood. I due protagonisti, Leon e Burt, sono degli attori alla deriva ma tenacemente aggrappati al sogno del cinema. Sono due mitomani e snocciolano aneddoti con Stanley, Jack, Robert, Francis, Al, Ridley, Meryl, Giulia: sono classici “name-dropper” (quelli che “sgocciolano” i nomi dei personaggi più famosi come fossero intimi amici). Forse sono anche bravi attori ma il destino si è accanito contro di loro; sono due tipiche vittime del sistema hollywoodiano. Leon avrebbe potuto essere il protagonista di 2001 Odissea nello spazio, il capolavoro di Stanley Kubrick, ma era totalmente nascosto in un travestimento da scimmia; Burt ha preso parte a molti film di successo (Il Padrino, Casablanca, Dracula), ma la sua parte è stata sempre irrimediabilmente tagliata in fase di montaggio. E così quei film “mancati”, famosissimi, mitici, in cui hanno lavorato senza poter essere riconoscibili o da cui sono stati poi fatti fuori, diventano un viaggio nei ricordi.
Il pubblico non saprà mai se quello che si confidano è frutto di una crudele realtà o di una delirante follia ma le loro frustrazioni, le loro aspettative disattese di una improbabile carriera cinematografica, li rende così tragici da farli diventare esilaranti, eroici clown beckettiani del nostro mondo.
Un mondo che ti lusinga per tradirti e dal quale è bene rubare anche le più piccole briciole di felicità, perché è solo su quelle che si può costruire, come ci insegnano Leon e Burt, la propria vita e la propria dignità.