Alla Spazzapan di Gradisca d’Isonzo una mostra dedicata alla Galleria Plurima
Nuova stagione alla Galleria Spazzapan di Gradisca d’Isonzo.
La nuova stagione della Galleria regionale d’arte contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d’Isonzo si apre con un’esposizione dedicata all’attività della Galleria d’arte Plurima, presente fra il 1973 e il 2012 a Udine e Milano.
Intitolata Plurima galleria d’arte Udine/Milano 1973-2012 e curata da Lorenzo Michelli e Cristina Feresin, la mostra resterà aperta dal 18 settembre al 29 novembre con l’opening* venerdì 18 settembre dalle ore 13 alle ore 19.
La Galleria Plurima fu fondata nel 1973 a Udine da Valentino Turchetto e prese il nome dai “plurimi” di Emilio Vedova; dal 1984 si affiancò alla conduzione Anna Simeoli Turchetto. Nei suoi quarant’anni di attività riuscì ad affermarsi a livello nazionale e internazionale, sviluppandosi su ben tre sedi, due a Udine (prima in vicolo Pulesi e dal 1992 in via Valvason) e una a Milano con la denominazione “Galleria Turchetto/Plurima”. La Galleria organizzò più di quattrocento mostre, con la partecipazione di oltre duecento artisti, che vi esposero le loro opere; decine i critici d’arte coinvolti nei progetti curatoriali e nei diversi allestimenti.
Plurima partecipò alle più importanti fiere d’arte contemporanea italiane (Bologna, Milano, Bari, Roma, Verona) e straniere (Colonia, Bruxelles), fu sede di presentazioni di libri e collaborò con molte gallerie e istituzioni legate all’arte contemporanea. Le scelte espositive e la linea mantenuta dalla Galleria furono sempre coerenti e precise, si potrebbe dire inflessibili, in accordo con un certo gusto e una chiara attitudine a un’arte legata all’astrattismo, all’informale, alla pop-art (soprattutto nella particolare declinazione che assunse in Italia), alla pittura-pittura, all’arte aniconica, sia tra gli artisti storicizzati sia tra quelli più giovani.
Grazie alla Galleria Plurima giunsero in Friuli Venezia Giulia artisti quali Enrico Castellani, Rodolfo Aricò, Claude Viallat, Pino Pinelli, Dadamaino, Carmen Gloria Morales, Michael Goldberg, Ulrich Egger, Marcia Hafif, Paolo Patelli, Lucio Pozzi, per citarne alcuni; e accanto a loro, altri appartenenti al territorio, come Carlo Ciussi, Getulio Alviani, Alessandra Lazzaris, Graziano Negri, Carlo Patrone, Paolo Bazzocchi, Serse, Pope e tanti altri ancora.
Con l’esposizione, si ricostruirà e valorizzerà la storia della “Plurima”, mettendo in luce il rapporto tra i due galleristi e gli artisti, come anche le relazioni che essi intrattennero con il sistema artistico italiano. In quest’ottica, il percorso espositivo, attentamente strutturato da Anna Simeoli e Valentino Turchetto, proporrà una ragionata selezione di artisti che hanno fatto la storia della Galleria: Getulio Alviani, Rodolfo Aricò, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Paolo Cotani, Carlo Ciussi, Riccardo De Marchi, Dadamaino, Bruno Di Bello, Ulrich Egger, Enrico Franzolini, Alberto Garutti, Michael Goldberg, Giorgio Griffa, Alessandra Lazzaris, Carmengloria Morales, Graziano Negri, Paolo Patelli, Pino Pinelli, Pope, Federico Rizzi, Thomas Schönauer, Serse, Ketty Tagliatti, Marco Tirelli, Giorgio Valvassori, Claude Viallat, Gilberto Zorio.
La mostra sarà corredata da materiale documentativo attinto dal prezioso archivio della Galleria Plurima. Verranno inoltre esposti alcuni manifesti originali legati alle mostre di Mirko Basaldella, Carlo Ciussi, Getulio Alviani e Lucio Fontana e presentata un’ampia selezione di fotografie di Maria Mulas e di Riccardo Toffoletti, quest’ultimo fotografo udinese che, con i suoi scatti, documentò con continuità l’intensa attività.
Infine, per l’occasione sarà realizzata una pubblicazione, edita da Antiga Edizioni, con testi di Giorgio Bonomi, Cristina Feresin e Lorenzo Michelli, fotografie di Walter Criscuoli e Riccardo Toffoletti e materiale tratto dagli archivi privati dei galleristi, oltre a un contributo di Alessandro Del Puppo dedicato alle donazioni di opere d’arte (2013) e di libri (2015-2016) effettuate da Anna Simeoli e Valentino Turchetto all’Università degli Studi di Udine e alla biblioteca isontina di Gorizia. La visita alla mostra dovrà avvenire nel rispetto delle misure di prevenzione Covid-19 adottate da Erpac Il numero massimo di ingressi è di 18 persone. È possibile prenotare l’ingresso: +390481960816 – galleriaspazzapan@regione.fvg.it