Inaugura al Museo Etnografico la mostra “Di segni e di luce. Bruno Beltramini. Foto/grafie di paesaggi colorate a mano”
Sabato 30 novembre 2019 alle ore 17.00
La personale di Bruno Beltramini è incentrata sul tema del paesaggio e vede esposte una sessantina di fotografie, accuratamente colorate a mano con pastelli dall’artista e fotografo, che hanno per soggetto panorami friulani. Il paesaggio è un tema complesso e spesso interpretato in maniera superficiale. In realtà il paesaggio rappresenta un importante dato culturale; la sua definizione infatti non coincide perfettamente con quella di ambiente, perché si costruisce su base soggettiva e collettiva, su una forma di conoscenza empatica che fa sì che esso possa essere un potenziale oggetto di studi antropologici ed etnografici.
Il paesaggio dunque ha un alto valore culturale sommativo anche perché in rapporto ad esso hanno avuto origine gran parte degli altri beni culturali, specie quelli di fruizione collettiva. Non vi è forse nulla di più identitario del paesaggio eppure questo dato viene trascurato: la pianura friulana, che continua a subire uno stravolgimento secondo logiche standardizzate che poco hanno a che fare con l’identità individuale e collettiva, ne è un lampante esempio.
Le fotografie di Beltramini esposte al MEF, grazie ad Angelo Bertani curatore della rassegna, trovano una calibrata collocazione nelle sale accanto ad oggetti dell’esposizione permanente, secondo rapporti di vicinanza o di dialettica simbolica e metaforica. In mostra ci sono anche tre video/fotografie: brevi video in loop che al primo sguardo sembrano essere immagini statiche e che solo ad un’osservazione più attenta rivelano la tecnica d’origine. Questi video/fotografie, assolutamente contemplative, caratterizzate da “un’azione non azione”, rappresentato il respiro nascosto del mondo e diventano inviti visivi alla riflessione sullo scorrere profondo del tempo nella natura e in noi stessi.
La mostra rimarrà aperta dal 30 novembre 2019 al 30 gennaio 2020.