In mostra a Pordenone gli scatti del grande fotografo degli scrittori
Da Primo Levi a Gillo Dorfless, da Margareth Atwood a Ian Mcewan
Tenuta a battesimo a Dedica festival, sarà inaugurata nella Biblioteca Civica di Pordenone sabato 11 gennaio alle 17 la prima mostra personale del fotografo Basso Cannarsa dal titolo “Ritratti eloquenti. Fotografie di scrittori e di protagonisti della scena culturale”. Internazionalmente noto infatti come “il fotografo degli scrittori”, Cannarsa ha fatto di questa specializzazione la cifra della sua professione artistica, per la quale collabora con le maggiori case editrici, i quotidiani e periodici di tutto il mondo, grazie alla distribuzione prima dell’agenzia Grazia Neri ed attualmente della francese Opale.
L’esposizione, curata dall’Associazione culturale Thesis con il patrocinio del Comune di Pordenone e il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, porta quindi per una volta sotto i riflettori il prezioso lavoro del fotografo di molti dei protagonisti di Dedica, che chiude con questo progetto l’anno che ha segnato il 25° anniversario del festival, apprestandosi alla prossima edizione di cui sarà protagonista lo scrittore di origine libica Hisham Matar, atteso in città dal 7 al 14 marzo, ancora una volta ritratto dallo stesso autore.
Negli spazi espositivi della Biblioteca Civica sarà proposta una selezione con oltre 40 ritratti scelti dall’ampissima collezione di scatti del fotografo, privilegiando gli scrittori (tra gli altri: Primo Levi, Ferlinghetti, McEwan, Margareth Atwood, Arundhaty Roy, Saramago, Ionesco…), ma senza tralasciare altre grandi personalità della cultura (Antonioni e Fellini, Ettore Sottsass, Gillo Dorfles, Cesare Musatti). Una galleria ideale che è stata raccolta in un catalogo d’arte accompagnato dalle pagine introduttive di Claudio Cattaruzza, curatore di Dedica, e di Matteo Codognola, editor e traduttore dei Adelphi, oltre che dalle note critiche di Angelo Bertani.
Vinti infatti, non senza difficoltà (come sottolinea Cattaruzza), la ritrosia e il proverbiale “understatement” di Basso Cannarsa, l’esposizione regala finalmente al pubblico uno sguardo più attento su una produzione artistica che rivela la straordinaria sensibilità umana e professionale del fotografo, sottolineandone l’approccio fatto di eleganza e discrezione, ma anche di abilità e rapidità nel “cogliere l’attimo”.
I personaggi ritratti sono rappresentati senza enfasi retorica, quasi sempre in modo spontaneo e naturale, a volte anche in atteggiamenti simpaticamente autoironici, così diversi da quell’immagine pubblica che spesso li costringe ad essere affiancati a termini come austerità e distacco: merito del soggetto che “ci sta” a mettersi in gioco, ma anche grande merito del fotografo che sa creare le condizioni perché ciò accada.
Dei ritratti dunque che, come suggerisce Angelo Bertani, possono essere definiti eloquenti per due motivi: per il fatto di essere rivelatori di una personalità, ma pure perché con il loro valore iconico collegato al mondo culturale risultano rinviare alla dimensione della parola (quella della letteratura, della filosofia) o a quella più generale della creatività (del cinema, delle altre arti visive). Ed è per questo che in mostra sono accompagnati da citazioni tratte da loro opere o da scritti e interviste, quasi a creare l’occasione di un personale dialogo con il visitatore, ammesso nel loro spazio più intimo.
In abbinamento all’esposizione, come preziosi “suggerimenti di lettura”, la Biblioteca Civica ha raccolto un repertorio specifico delle opere a catalogo degli autori ritratti, mettendone in evidenza soprattutto le ultime uscite editoriali, tutte disponibili al prestito.
La mostra sarà visitabile fino al 15 febbraio, negli orari di apertura della Biblioteca (dalle 9 alle 19, tutti i giorni esclusa la domenica), con ingresso libero.