Il balzo del manifatturiero in Fvg.
“Se una tenuta del manifatturiero era nelle attese, francamente non era lecito attendersi un incremento così marcato, che spinge il Fvg addirittura sopra i livelli del 2019 e su un picco del 4° trimestre, vicino ai valori pre 2009. Incide senz’altro il blocco dei licenziamenti, che com’era indispensabile è stato prorogato fino a giugno, ma crediamo che incida anche una modalità di rilevazione che non tiene sufficientemente conto dell’intensità del ricorso alla cassa integrazione e degli orari di lavoro”.
Susanna Pellegrini, responsabile politiche del lavoro della segreteria regionale Cgil, commenta così i dati 2020 diffusi dall’Istat. Pellegrini, a margine del direttivo regionale della confederazione, giudica improrogabile una “profonda revisione” degli attuali criteri di rilevazione sulle dinamiche occupazionali.
“Le modifiche che l’Istat adotterà a partire da quest’anno – spiega – vanno nella giusta direzione, ma sono insufficienti a fornire in modo tempestivo e attendibile il reale polso del mercato del lavoro. Necessario inoltre attivarsi anche a livello regionale, mettendo in rete Inps e uffici del lavoro, per rilevare in tempo reale e mettere a disposizione delle forze sociali e dell’opinione pubblica la dinamica di assunzioni, licenziamenti e tipologie contrattuali. In particolare di fronte a crisi epocali come quella che stiamo attraversando, infatti, è indispensabile dotarsi di strumenti di rilevazione e di analisi più tempestivi e attendibili, presupposto indispensabile anche per misure più incisive e efficaci, sia sul fronte degli ammortizzatori che su quello delle politiche attive per l’impiego”.